martedì, Maggio 14, 2024

Mes, Meloni un’ora dal Giurì d’onore. Mulé: “Non ci saranno altre audizioni”

La premier Giorgia Meloni è stata ascoltata dal Giurì d’onore per poco più di un’ora, un’ora e cinque minuti per l’esattezza. La commissione d’indagine speciale è stata chiesta dal leader del M5S Giuseppe Conte – sentito ieri per un’ora e mezzo dall’organismo parlamentare guidato da Giorgio Mulé – dopo le dichiarazioni della premier sul Mes lo scorso 13 dicembre. “Non sono emerse circostante tali da spingere a nuove audizioni, sono state illustrate le posizioni di ciascuno, e nei commissari non è emersa l’esigenza” di ascoltare nuovamente Meloni e Conte,. “Ora bisogna studiare – spiega Mulé – e mettere a confronto le posizioni, studiare anche gli atti parlamentari e redigere una relazione entro il 9 febbraio”. Su questa, “non ci sarà né una discussione né una votazione – chiarisce Mulé – verrà letta in Aula, che ne prende atto. E’ il Giurì che dirime la questione”. L’epilogo? “1 X 2”, scherza Mulé per poi chiarire: “Non è una sentenza. Il Giurì deve giudicare la fondatezza di dichiarazioni che Conte ritiene false, giudicare dunque la fondatezza di quello che la presidente del Consiglio ha detto in Aula”, compresa l’accusa rivolta al leader del M5S di aver agito “col favore delle tenebre- esatto”, risponde Mulé ai cronisti. Il Giurì d’onore (funzioni e compiti sono disciplinati dall’articolo 58 del Regolamento della Camera) è chiamato a dirimere la querelle tra il presidente dei 5 stelle e la presidente di Fratelli d’Italia sulla riforma del fondo salva-Stati scoppiata dopo le accuse della presidente del Consiglio a Conte e ai Cinque Stelle un mese fa.

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