lunedì, Maggio 6, 2024

Supercoppa, la Lazio travolta 3-0 dall’Inter

Sarà Napoli-Inter la finale della Supercoppa Italiana. A Riad la squadra di Inzaghi batte 3-0 la Lazio e conquista il pass per l’ultimo atto della Final Four in programma lunedì 22 gennaio. All’Al Awwal Park è un monologo nerazzurro. Nel primo tempo Thuram (17′) sblocca la gara su assist di tacco di Dimarco, Barella centra una traversa di destro e l’Inter spreca tante occasioni. Nella ripresa poi ci pensa Calhanoglu a raddoppiare dal dischetto, Lautaro colpisce un’altra traversa e Frattesi (87′) chiude i conti in contropiede.  Per il primo atto in Supercoppa Inzaghi va sul sicuro e si affida ai “titolarissimi” contro la Lazio. Davanti a Sommer ci sono Pavard, Acerbi e Bastoni con Darmian a destra e Dimarco a sinistra. In mediana invece tocca al solito trio Mkhitaryan-Calhanoglu-Barella supportare il tandem Lautaro-Thuram. Scelte a cui Sarri risponde lasciando Luis Alberto e l’acciaccato Zaccagni in panchina e puntellando la mediana con Vecino, Guendouzi e Rovella alle spalle del tridente Felipe Anderson-Immobile-Pedro. Moduli alla mano, 3-5-2 contro 4-3-3. In versione “muscolare”, in avvio la Lazio prova a metterla sulla lotta a centrocampo, ma l’Inter ha un altro passo in regia, palleggia bene nello stretto e si appoggia alle punte per guadagnare metri e attaccare la profondità. Barella calcia alto dal limite, poi Thuram non trova la porta da buona posizione. Alta e subito aggressiva, la squadra di Inzaghi copre bene il campo, conquista palla rapidamente e spinge sulle corsie. Un colpo di testa di Thuram spaventa Provedel, poi un sinistro di Bastoni finisce sopra la traversa dopo un buon inserimento di Pavard. Guizzi a cui la Lazio replica cercando di alzare il baricentro e schermare i passaggi per Calha e Barella, ma prestando anche il fianco alla rapidità e alla precisione della manovra nerazzurra. Padrona del possesso, la squadra di Inzaghi costruisce bene dal basso, si affida ai cambi di gioco e attacca con tanti uomini. Atteggiamento che aumenta il forcing nerazzurro e segna la gara. Pescato da un cross di Bastoni, Dimarco tocca di tacco in area e Thuram mette la palla in rete sbloccando il match da due passi. Gol che dà una spallata alla partita e costringe la Lazio a riorganizzare le idee. Felipe Anderson, Pedro e Vecino ci provano dalla distanza, ma la mira è sbagliata e i nerazzurri continuano a gestire la gara e a collezionare occasioni costruendo bene da dietro. Dimarco e Lautaro non concretizzano in ripartenza, poi Provedel si oppone a un destro del Toro e anticipa Thuram. Uno-due che aumenta i giri nerazzurri e mette la Lazio alle corde. In pressione e in pieno controllo, l’Inter domina il possesso, gioca a memoria e spinge. Servito da Dimarco, Barella centra la traversa di destro dopo una grande azione avviata da Thuram a sinistra. Poi ci pensa Darmian a sprecare un’altra grande chance per raddoppiare i conti e il primo tempo si chiude con un’azione insistita di Thuram disinnescata da Romagnoli. La ripresa inizia senza sostituzioni e in campo non cambia nemmeno la musica. Rapida e precisa nel palleggio, l’Inter va a mille in costruzione e raddoppia subito i conti dal dischetto con Calhanoglu per un fallo in area di Pedro su Lautaro. Penalty che dà un altro scossone al match e mette definitivamente la gara sui binari nerazzurri. Compatta e veloce nell ripartenze, la squadra di Inzaghi si difende bene, domina in mediana e attacca la profondità facendo girare la palla con precisione. Servito da Barella, Lautaro centra la traversa di destro. A caccia di qualità e idee, Sarri toglie Guendouzi e Rovella e fa entrare Luis Alberto e Cataldi, ma è ancora l’Inter a rendersi pericolosa con il Toro e con una punizione di Dimarco. Occasioni che portano ad altri cambi. Nell’Inter fuori Bastoni e Barella, dentro De Vrij e Frattesi. Nella Lazio Pellegrini e Isaksen invece prendono il posto di Marusic e Pedro. Mosse che mescolano un po’ le carte, ma che non cambiano l’inerzia e il tema tattico del match. Servito dal Toro in area, Thuram pasticcia davanti a Provedel, poi il tandem nerazzurro lascia spazio ad Arnautovic e Sanchez negli ultimi venti minuti. Finale che concede ancora qualche emozione. Con l’Inter più bassa in gestione e le squadre un po’ sulle gambe, il match cala di intensità e dopo gli ingressi in campo di Asslani e Hysaj si chiude con gli uomini di Inzaghi che mettono il risultato in cassaforte in contropiede con Frattesi. Tris che chiude i conti e fa volare l’Inter in finale di Supercoppa con un altro tris più importante nel mirino. 

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