venerdì, Maggio 10, 2024

Demolitore al km 38 dell’Aurelia, a Ladispoli: nuova Via uscita il primo febbraio

Lo strazio ambientale per Ladispoli continua come se non ci fosse un domani, nel totale disinteresse per il futuri dei giovani ladispolani. Già si era segnalata la richiesta di un imprenditore, allo scopo di aprire un nuovo sito di autodemolizione al km 38 (https://www.terzobinario.it/autodemolitore-vicino-al-bosco-di-palo-a-ladispoli-palazzo-falcone-chiarisca-sulle-procedure/) a fianco dei centri commerciali già al centro di molte polemiche. Il primo febbraio è stata pubblicata una nuova Valutazione di Impatto Ambientale. Va segnalato che il sito si trova a circa 900 metri dal Bosco di Palo, un’oasi naturalistica di valenza europea, sito Wwf, che deve essere tutelato ad ogni costo sia in relazione alla presenza delle falde che alimentano gli acquitrini che rispetto a tutta la fauna che deve poter disporre dei famosi corridoi verdi verso la campagna, in riferimento soprattutto a insetti ed uccelli. In questo modo invece il Bosco viene ad essere soffocato. Questo tipo di imprese impattano pesantemente sull’ambiente e non si capisce perché, essendo presente sul territorio un’area artigianale che potrebbe essere espansa, si debba invece andare a compromettere un terreno che ancora risulta agricolo tutelato. Non a caso oggi destinato alla coltivazione soprattutto di carciofi. Continuando di questo passo probabilmente la Sagra del Carciofo rischia di trasformarsi in un nostalgico ricordo. Questo è un ulteriore esempio del disordine urbanistico in cui è stata condotta la città, visto che tracciando un cerchio si notano nel raggio di 500 metri, un SIC ovvero un’oasi naturale di valenza Europea, e poi, al di sotto delle distanze di tutela il residence di Punta di Palo con tanto di nuovo palazzone in bella vista, la suddetta zona commerciale, un centro di autodemolizione, un’area di recupero urbanistico come Olmetto e nuove aree che saranno sviluppate a breve con progetti la cui natura sarà nota solo nel tempo. Il tutto mentre ancora la Vas non può considerarsi definita visto che, a dispetto dei trionfalismi del sindaco Grando, debbono ancora essere recepite le variazioni richieste dalla Regione Lazio. Un caos urbanistico indegno di un paese civile. Comunque sono partiti 15 giorni di tempo utile per presentare osservazioni a questa Via (con conclusione entro il 16 febbraio) e chissà se qualche Associazione o qualche cittadino non ritengano utile tentare di correggere la deturpazione del territorio in atto facendo sentire la propria voce.

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