martedì, Maggio 7, 2024

Agricoltori: “Entreremo a Roma solo se il ministro Lollobrigida non ci riceve”

Prosegue in tutta Italia la protesta dei trattori. All’alba sette mezzi sono giunti a Bussana, frazione di Sanremo. “Siamo arrivati alle sei di questa mattina dopo aver fatto più di 250km”, ha detto Filippo Goglio, uno dei leader del movimento Riscatto agricolo, partito mercoledì sera da Melegnano in provincia di Milano. “Siamo determinati a restare qui fino a quando non ci daranno una risposta”, ha aggiunto. E a Roma uno dei leader di Riscatto agricolo minaccia: “Se Lollobrigida non ci riceve i nostri trattori usciranno dal presidio e andranno liberi per le strade della Capitale”. Da oggi a Sanremo, a far compagnia alla mucca Ercolina c’è la vitellina Giulia di 3 mesi e mezzo. Giulia “è già stata con noi in piazza del Duomo, a Milano – ha detto l’allevatore Giacomo Bonetti di San Giuliano Milanese -. Siamo uniti nella protesta agli agricoltori e speriamo che ci accolgano all’Ariston e ci facciano parlare”. Ma per ora restano distanti dalle luci del Festival di Sanremo: “Ci bloccano subito, speriamo che ci facciano andare più vicino per avere maggiore visibilità”. Venerdì è invece in programma la manifestazione di Riscatto agricolo in piazza San Giovanni a Roma. Al termine di una serie di incontri tra questura e leader del movimento degli agricoltori è stato infatti trovato un accordo sulla data e sul luogo della manifestazione a cui parteciperanno circa 1.500 persone con dieci trattori. Inizialmente il gruppo aveva chiesto un corteo sul Grande raccordo anulare per la stessa giornata. Venerdì mattina partiranno con il primo volo per Roma anche i pastori e gli agricoltori sardi. “Saremo un centinaio dalla Sardegna e porteremo la voce e la protesta della nostra campagne con la nostra presenza e i nostri striscioni”, ha affermato Roberto Congia, uno dei portavoce della protesta nell’isola. Attesa, soprattutto, di risposte: “Vogliamo risposte e fatti concreti: sarà una marcia in città a piedi, ma se non dovessimo avere dal ministero delle garanzie, il movimento è pronto a entrare nella Capitale anche con tutti i suoi trattori”. Qualcuno rimarrà comunque anche al presidio del varco Dogana del porto di Cagliari, dove si è giunti alla nona notte di sit-in. Lo stop alla protesta cagliaritana sarà eventualmente stabilito e concordato insieme al coordinamento nazionale. Nel nostro Paese, la rivolta si basa su due pilastri principali: un livello di retribuzione giudicato inadeguato e il ricollocamento dei sussidi. Tra le altre istanze, gli agricoltori chiedono una maggiore tutela del Made in Italy, e si oppongono all’aumento del prezzo del gasolio.

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