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martedì, Maggio 28, 2024

“Agricoltori traditi”: giovedì in 20mila al Circo Massimo a Roma

La manifestazione del “Cra agricoltori traditi”, altro fronte della protesta degli agricoltori, sarà giovedì alle 15 al Circo Massimo di Roma, dove è prevista la presenza di 20mila agricoltori. Lo ha annunciato il leader Danilo Calvani. “Un gruppo di nostri trattori partirà in corteo dal presidio di Cecchina e arriverà nel cuore della città, fino a Circo Massimo. Dovrebbero essere una quindicina di mezzi scortati dalle forze dell’ordine”, ha detto. Quella di giovedì “sarà solo la prima delle nostre manifestazioni. La protesta andrà avanti”, ha aggiunto. “Abbiamo deciso di cambiare strategia: abbiamo iniziato con dei presidi lenti, quello che ci ha combinato ieri il ministro ci ha costretto a dare una risposta rapida”, ha aggiunto Calvani, parlando dell’incontro con il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.Sul tema della protesta degli agricoltori è uscito un comunicato della Lega: “La Lega non starà mai con chi vuole affossare il mondo agricolo. Mentre infatti c’era chi in Europa sceglieva di appoggiare una Commissione Ue disastrosa, responsabile delle folli politiche finto-green che mettono in ginocchio settori fondamentali, imprese, lavoratori e famiglie, la Lega non ha mai avuto dubbi e fin dall’inizio ha difeso gli interessi di agricoltori, pescatori e produttori italiani”. La not apoi annuncia che nelle prossime settimane il Carroccio respingerà “direttive e regolamenti su industria e packaging che creerebbero ulteriori danni e chiedendo una revisione anticipata di una Pac che così non funziona”. “Alla fine siamo soddisfatti del comunicato letto da Amadeus. Certo, prima delle 17 ancora pensavamo di poter consegnare noi quella lettera sul palco. Abbiamo pensato anche a un blitz in sala stampa. Ma giusto per fare vedere che eravamo dei ragazzi puliti, indipendenti che vogliono solo rendere noti i problemi delle campagne italiane”. Sono le parole di Fabio Pitzalis, agricoltore di Guasila, rappresentante sardo del drappello del movimento dei trattori da alcuni giorni a Sanremo proprio per fare conoscere, attraverso la vetrina del Festival, le ragioni della protesta. “Nessun rimpianto, il messaggio è passato. Non era un comunicato pericoloso o destabilizzante, non puntava il dito contro qualcuno”, ha aggiunto.

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