venerdì, Novembre 28, 2025

Trattori al Circo Massimo: presente circa un migliaio di manifestanti

“No ai terreni incolti” e poi “No sindacati! Vogliamo essere autonomi”. E ancora: “L’agricoltura un treno che non si deve fermare”, “Insieme per i nostri diritti”. Sono questi alcuni degli striscioni al Circo Massimo, a Roma, per la manifestazione di coltivatori e pescatori, dove è presente circa un migliaio di persone. Tanti sono i campanacci fatti risuonare nell’area archeologica. “No alla carne sintetica”, grida un manifestante. In piazza sventolano le bandiere tricolori, ma anche quelle della Sicilia. “Il nostro lavoro non è un hobby”, “Sovranità e made in Italy chi li ha visti” e “Il grano è l’oro italiano” sono alcuni dei cartelli esposti. Al Circo Massimo si sono radunati i trattori di Cra Agricoltori traditi per dar vita alla manifestazione indetta dal movimento. E i romani “ci hanno accolto con gli applausi e segni di incoraggiamento”, ha detto il leader Danilo Calvani aggiungendo: “E’ una cosa che non immaginavo, è stato bellissimo”. E ancora, parlando dal palco allestito sul rimorchio di un trattore: “Non si deve mollare, bisogna andare avanti”.  Durante la manifestazione, un folto gruppo di agricoltori si è avvicinato a Palazzo Chigi, inscenando un presidio spontaneo. Lo schieramento delle forze dell’ordine tiene la situazione sotto controllo. Con la fascia tricolore al collo si sono uniti alla protesta anche due sindaci. Luigi Rafti, di Maschito (Potenza), in rappresentanza di una comunità della zona (Venosa, Palazzo San Gervasio, Montemilone, Ginestra), spiega: “Siamo oltre 18mila abitanti. La maggioranza di noi è nel settore agricolo. E’ il territorio che fa nascere il vino Aglianico delle Vulture, un prodotto di eccellenza. Ma i problemi della zona sono molteplici”. “I sindacati – continua – non tutelano la categoria e invece l’hanno abbandonata in questa battaglia. Bisognerebbe tutelare i prodotti di alta qualità, ma non avviene. Il grano arriva dall’estero, dal Canada. Un buon padre di famiglia prima tutela i suoi e poi pensa agli altri. Mio padre era un viticoltore. Ma gli agricoltori non sono competitivi nei prezzi. Non potete importare i prodotti fuori dalla comunità europea, sennò facciamo due pesi in due misure. In Italia ci sono regole severe. Al nostro governo quindi possiamo solo chiedere di abbassare il prezzo del carburante. Ma il resto lo deve fare l’Europa”. Anche Domenico Venuti, sindaco di Salemi, in provincia di Trapani, è al fianco dei manifestanti con la fascia tricolore. “Partecipo perché c’è una folta rappresentanza di agricoltori del mio territorio. Sostenere i miei concittadini è fondamentale. Perché vedere mortificato il lavoro di generazioni fa male. C’è al momento un ritorno negativo notevole. Molti ragazzi adesso vanno via ed è drammatico perché l’agricoltura era stata riscoperta. E’ fondamentale avere risposte. Le istituzioni devono stare in prima fila e chiederle”. 

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