di Giuseppe Iacoviello
Nel 2023 in Italia si è registrata una media di un morto sul lavoro ogni otto ore e mezza. Secondo i dati provvisori dell’Inail, le denunce di infortunio con esito letale sono state 1.041, in calo del 4,5% rispetto alle 1.090 del 2022. Tuttavia, mentre i decessi in itinere sono scesi da 300 a 242, quelli avvenuti sul posto di lavoro sono aumentati da 790 a 799. A livello territoriale, si evidenziano cali nel Nord-Ovest, Nord-Est e Centro, mentre il Sud e le Isole hanno registrato un aumento. Le regioni con gli incrementi maggiori sono Abruzzo (+15), Friuli Venezia Giulia (+12) e Sicilia (+5), mentre le riduzioni più significative si sono avute in Toscana (-21), Piemonte (-18) e Veneto (-12). Per fasce d’età, si osserva una diminuzione tra i 25-44enni e i 45-59enni, ma un aumento tra gli under 25 e i 60-74enni. Le denunce di lavoratori italiani e comunitari sono diminuite, mentre tra gli extracomunitari i decessi sono rimasti invariati a 156. Gli incidenti plurimi nel 2023 sono stati 15, con 36 decessi totali, in calo rispetto ai 46 dell’anno precedente. Complessivamente, gli infortuni denunciati all’Inail sono stati 585.356, segnando un calo del 16,1% rispetto al 2022, ma un aumento rispetto al 2021 (+5,4%). I casi avvenuti sul luogo di lavoro sono diminuiti del 19,2%, mentre quelli in itinere sono aumentati del 4,7%.






