venerdì, Maggio 17, 2024

Navalny, portavoce: “Il corpo non è nell’obitorio indicato da Mosca”. Ong: “Oltre 200 fermi tra i manifestanti”

L’oppositore russo Alexei Navalny

Il corpo di “Alexei Navalny non è nell’obitorio che era stato indicato dalle autorità russe”. E’ quanto sostengono i collaboratori del dissidente, morto venerdì in carcere, dove stava scontando una pena di 19 anni per estremismo politico. Un dipendente della struttura di Salekhard afferma infatti di non aver ricevuto il cadavere e a confermarlo è stata anche la portavoce di Navalny, Kira Yarmysh, che ha accusato Mosca di “mentire” sulle cause della morte. La ong per i diritti umani Ovd-Info denuncia: oltre 200 manifestanti fermati in Russia. L’avvocato di Navalny ha visitato l’obitorio e l’ha trovato chiuso, scrive ancora Yarmysh su X: “Il legale e la madre di Alexei sono arrivati all’obitorio di Salekhard. E’ chiuso, nonostante le assicurazioni della colonia penale. L’avvocato ha chiamato il numero di telefono indicato sulla porta. Gli è stato detto che era la settima persona a chiamare oggi. Non hanno il corpo all’obitorio”. La portavoce ha poi spiegato di aver ricevuto altre informazioni da un impiegato del carcere, che le ha detto che il corpo si trovava a Salekhard, dove hanno “condotto indagini” sul decesso. Ha inoltre chiesto che il corpo venga consegnato immediatamente alla famiglia. “Tengono il corpo in ostaggio” Secondo la portavoce dal comitato investigativo di Salekhard è stato detto che “la causa della morte di Navalny non è stata stabilita ed è stato effettuato un nuovo esame istologico. I risultati dovrebbero essere pubblicati la prossima settimana. E’ ovvio che mentono e fanno di tutto per non dover consegnare il corpo”. Intanto, la madre di Navalny è in viaggio verso la colonia penale dove il figlio era in prigione. Manifestanti pro-Navalny in Russia, oltre 200 fermati Nel frattempo sono molte le manifestazioni in Russia organizzate dai sostenitori di Navalny. Sono state fermate oltre 200 persone, secondo quanto riferisce la ong per i diritti umano Ovd-Info, scrive il Guardian. E’ la più grande ondata di fermi per protesta negli ultimi 18 mesi. Navalny era stato trasferito a dicembre in una colonia penale a Kharp, nell’Artico russo, dove le autorità del Paese lo avevano portato perché terminasse la condanna a 19 anni di carcere per “estremismo”. Dopo il trasferimento, lo stesso Navalny aveva scritto sui social: “Sto bene”.

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