martedì, Maggio 14, 2024

Roma, ci pensa Svilar: giallorossi agli ottavi, Feyenoord out ai rigori

Missione compiuta per la Roma in Europa League. Dopo l’1-1 dell’andata, nel ritorno dei payoff la squadra di De Rossi batte il Feyenoord 5-3 ai rigori e stacca il pass per gli ottavi di finale. All’Olimpico nel primo tempo gara tirata e un gol per parte: gli olandesi sbloccano subito il match con Gimenez (5′), poi Pellegrini (15′) pareggia i conti con un gran destro a giro dal limite. Reti che dopo una ripresa a ritmi bassi e alcune proteste giallorosse per un fallo su El Shaarawy in area portano tutto prima ai supplementari e poi ai rigori. Dal dischetto decisivo il penalty di Zalewski dopo gli errori di Lukaku e le parate di un super Svilar su Hancko e Jahanbakhsh. Rispetto all’andata De Rossi ne cambia due: in mediana c’è Cristante al posto dello squalificato Bove, nel tridente dentro invece El Shaarawy insieme a Lukaku e Dybala. Scelte a cui Slot risponde mettendo Timber e Wieffer davanti alla difesa e schierando dall’inizio bomber Gimenez al centro dell’attacco con Nieuwkoop, Stengs e Paixao in appoggio. Corte e ordinate, in avvio Roma e Feyenoord vanno al trotto, ma la fase di studio dura pochissimo. Sugli sviluppi di un cross di Hartman innescato da un recupero palla di Hancko, infatti, dopo solo cinque minuti Gimenez sblocca il match colpendo il pallone con la spalla dopo una chiusura in area di El Shaarawy. Lampo che rompe subito l’equilibrio e accende il match. Più alta e rapida a verticalizzare, la Roma guadagna metri e aumenta i giri tra le linee. Hancko anticipa Lukaku, poi si oppone a un altro tentativo di Big Rom. In pressione i giallorossi spingono, rischiano grosso su un contropiede di Gimenez disinnescato da Svilar e poi pareggiano i conti con una magia di Pellegrini dal limite. Destro a giro che beffa Wellenreuther, aumenta l’intensità dei duelli e tiene alti i ritmi del match. Preciso nel giropalla, il Feyenoord costruisce bene in mediana e manovra in ampiezza. La Roma invece si appoggia a Lukaku, battaglia sulle seconde palle e attacca con tanti uomini cercando gli inserimenti dei centrocampisti. Da una parte Gimenez non trova la porta su un cross di Paixao, dall’altra Cristante sfiora invece il raddoppio dopo una grande giocata di Pellegrini in verticale, Hancko chiude in area su Lukaku e Karsdorp spara alto da buona posizione. La ripresa inizia senza cambi e con le squadre che impostano in sicurezza da dietro per tenere palla ed evitare rischi. Tema tattico che senza guizzi nell’uno contro e con le difese attente blocca il match a centrocampo. A ritmi bassi, Dybala ci prova al volo dal limite, ma il suo tentativo non sfonda. Poi la Roma protesta per un tocco di Stengs in area su El Shaarawy, ma Manzano e il Var lasciano correre. Episodi che aumentano la pressione giallorossa e portano ai primi cambi. A caccia di idee e dinamismo sulla trequarti, Slot fa entrare Zerrouki e Ivanusec al posto di Stengs e Paixao e gli olandesi alzano il baricentro. Atteggiamento che costringe i giallorossi ad arretrare e De Rossi a intervenire per puntellare la squadra con forze fresche. Celik e Aourar entrano al posto di Karsdorp e Pellegrini, poi Wellenreuther esce bene su El Shaarawy e Slot aumenta il peso dell’attacco inserendo Minteh e Ueda. Mosse che mescolano un po’ le carte, ma che non danno una spallata alla gara. Da una parte Wellenreuther respinge un cross di Celik, dall’altra Mancini sbroglia invece una situazione pericolosa dalle parti di Svilar. Più lunghe e più stanche, le squadre faticano a costruire con lucidità, a creare superiorità e ad attaccare la profondità con cattiveria. E dopo un duro scontro di gioco per Llorente e una buona occasione per Lukaku il match scorre senza altri lampi fino al novantesimo portando la gara ai supplementari. Con la spia della riserva accesa e la palla pesantissima, nell’extratime De Rossi fa entrare Zalewski al posto di El Shaarawi e la Roma cerca la profondità appoggiandosi a Lukaku e affidandosi al sinistro di Dybala in costruzione. Un colpo di testa di Cristante finisce sull’esterno della rete, poi lentamente gli olandesi guadagnano metri e costringono i giallorossi ad abbassarsi pericolosamente. Svilar blocca un destro di Ivanusec, poi Zalewski anticipa Geertruida in area. Baldanzi dà il cambio a Dybala, poi una punizione di Ueda finisce alta e all’inizio del secondo tempo supplementare entra anche Angelino. Sostituzioni che non modificano l’inerzia del match. Sulle gambe e con i rigori nel mirino, Roma e Feyenoord giocano in sicurezza e provano a sfruttare i lanci lunghi e i calci piazzati. Tattica che dopo una parata di Svilar su Minteh e una di Wellenreuther su un diagonale a botta sicura di Lukaku non trova varchi e porta il match ai rigori. Lotteria che dopo l’errore dal dischetto di Lukaku premia la Roma grazie alle parate di Svilar su Hancko e Jahanbakhsh e alla freddezza di Zalewski.  
 

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