venerdì, Novembre 28, 2025

Il generale Vannacci nel mirino della Procura militare per peculato e truffa

Il generale Roberto Vannacci finisce nel mirino della Procura militare per peculato e truffa. L’ispezione ministeriale avrebbe evidenziato diverse “criticità e anomalie”, in particolare per le indennità di servizio per i familiari percepite illecitamente, spese per benefit legate all’auto di servizio non autorizzate, rimborsi per l’organizzazione di eventi e cene mai organizzate. La relazione, che è stata già trasmessa alla magistratura, mette sotto esame il periodo tra il 2021e il 2022 in cui Vannacci è stato a Mosca come addetto militare. Durante le verifiche, secondo Il Corriere della Sera, che riguardano la gestione amministrativa dell’ultimo quinquennio, sono stati esaminati i documenti contabili, le email e le diverse attestazioni di servizio. È stato interrogato anche il personale presso la rappresentanza italiana. Dubbi su indennità e cene Il generale ha percepito l’indennità di servizio all’estero dovuta anche alla presenza dei familiari nella sede di servizio. Le ispezioni hanno evidenziato invece dubbi sulle autocertificazioni di Vannacci e sul fatto che la moglie e le figlie fossero con lui in Russia. Anche per le feste e cene per le quali Vannacci ha presentato un elenco delle spese sostenute gli ispettori, sempre secondo Il Corriere della Sera, hanno sottolineato “anomalie” con “possibili danni erariali”, in particolare per l’uso dell’auto di servizio, una Bmw e per 9mila euro spesi senza giustificazione. Il generale Vannacci era stato messo già sotto inchiesta interna dell’Esercito avviata dopo le polemiche scoppiate in seguito alla pubblicazione del libro “Il mondo al contrario”.

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