di Giuseppe Iacoviello
L’economia italiana ha registrato nel 2023 una crescita del 0,9%, un dato superiore alle previsioni iniziali. Lo rende noto l’Istat, che aggiorna così la stima diffusa il 30 gennaio, basata sulle rilevazioni trimestrali, che indicava un incremento del Pil dello 0,7%. Il nuovo dato risulta inoltre migliore rispetto alle proiezioni della Nadef, che prevedeva una crescita dello 0,8%. Anche il rapporto deficit-Pil ha mostrato segnali positivi, attestandosi al 7,2%, in calo rispetto all’8,6% del 2022. Tuttavia, il valore rimane ben al di sopra delle stime della Nadef, che ipotizzava un deficit pari al 5,3% del Pil. Miglioramenti si registrano anche sul fronte del debito pubblico, che nel 2023 è sceso al 137,3% del Pil, rispetto al 140,5% del 2022. Questo risultato si dimostra nettamente più favorevole rispetto alle previsioni della Nadef, che stimava il rapporto debito-Pil al 140,2%. Anche il saldo primario (dato dall’indebitamento netto al netto della spesa per interessi) mostra un progresso, pur rimanendo in territorio negativo. Nel 2023, si è attestato a -70,86 miliardi di euro, con un’incidenza del -3,4% sul Pil, in miglioramento rispetto al -4,3% registrato nel 2022. I dati diffusi dall’Istat confermano dunque un miglioramento dei principali indicatori economici, con una crescita superiore alle attese e una riduzione del debito, segnali incoraggianti per il quadro macroeconomico italiano.






