giovedì, Maggio 2, 2024

G7 Industria, a Verona il vertice dei ministri presieduto da Adolfo Urso

Al via a Verona il G7 Industria, la prima riunione ministeriale del percorso della presidenza italiana del G7: l’incontro è al palazzo della Gran Guardia, presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Il tema è “growing together” (“crescere insieme”), e tra le aree di discussione proposte dall’Italia ci sono: applicazione dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie emergenti al tessuto industriale; Sicurezza e resilienza delle catene di approvvigionamento e delle reti; Sviluppo digitale sostenibile e inclusivo a livello globale, con un focus sull’Africa, in linea con il Piano Mattei. I lavori proseguiranno poi domani a Trento con un focus sui temi del digitale. Emma Marcegaglia, B7 Chair, ha consegnato al ministro Urso uno statement sulla posizione dell’industria su innovazione, digitalizzazione e intelligenza artificiale. “Se adeguatamente sfruttata – è la posizione delle confindustrie dei Paesi G7, rappresentata da Marcegaglia alla riunione di ministri a Verona – l’Ia ha il potenziale per generare prosperità, aumentare l’inclusione sociale, migliorare l’assistenza sanitaria, supportare molteplici transizioni in corso ed espandere la portata delle tecnologie digitali a nuove applicazioni e settori. Una più stretta collaborazione tra il settore pubblico e quello privato è però essenziale affinché le applicazioni dell’Ia siano sicure e affidabili per tutti, aumentando la produttività e la competitività delle industrie e riducendo al minimo i rischi associati”. Il B7 – evidenzia una nota – “si impegna a sostenere il G7 per stabilire regole, principi e standard efficaci per un uso più diffuso dell’Ia, con un approccio realmente multilaterale necessario per monitorare l’evoluzione dell’Ia e per fornire alla comunità del G7 un centro comune di conoscenza”. Con l’incontro ristretto imprese-ministri di questa mattina, “è la prima volta che avviene un tavolo di confronto diretto tra le due delegazioni prima dell’inizio ufficiale dei lavori del G7, incentrato sulle priorità dell’industria nell’applicazione dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie emergenti al tessuto industriale”. Con la “prima sessione del G7 Industria, alla presenza dei Paesi outreach (Corea del Sud, Ucraina, Emirati Arabi) su Intelligenza artificiale e Tecnologie emergenti nell’industria” la discussione – ha detto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso – si è concentrata sul potenziale impatto positivo dell’Ia su molti settori, con specifico riferimento all’aumento della produttività, dell’efficienza, dell’innovazione e della scoperta scientifica, allo stesso tempo considerandone i rischi. Un focus specifico è stato destinato ai fattori trainanti e sulle sfide dell’adozione dell’Ia da parte delle micro, piccole e medie imprese”. Il ministro ha spiegato che “tra le tecnologie emergenti, è stato affrontato il ruolo delle tecnologie quantistiche, con riferimento al loro potenziale nell’acquisizione, trasmissione ed elaborazione delle informazioni, nonché nel favorire scoperte nel campo della chimica, dei materiali e della fisica. Sono state infine descritte le iniziative di cooperazione tra i Paesi G7 in questi ambiti e gli strumenti previsti”. Il primo incontro di Urso a margine della riunione ministeriale è stato con il viceministro giapponese degli Affari interni e Comunicazione, Junji Hasegawa. “Fa seguito alla mia visita a Tokyo di dicembre scorso e si inserisce – ha detto il ministro – in un rinnovato contesto relativo alle relazioni bilaterali tra i nostri Paesi, sempre più forti e positive. Nella riunione è emerso che entrambi i nostri Paesi vogliono proseguire sulla strada tracciata dal ‘processo di Hiroshima’ sull’intelligenza artificiale, che il governo italiano eredita proprio dal G7 del Giappone, affinché le grandi potenze rappresentate in questa assise possano sempre più convergere su principi comuni e antropocentrici, mettendo al centro i valori e i diritti della persone”. “Siamo inoltre consapevoli – ha aggiunto – che sia centrale che lo sviluppo delle tecnologie emergenti debba coinvolgere un numero sempre più grande di stakeholder e di Paesi nel mondo, secondo i principi dell’inclusività e della sostenibilità dello sviluppo”. L’incontro è stato anche l’occasione per confermare “la volontà comune di rafforzare la nostra collaborazione nel settore della microelettronica, sempre più strategica in vista delle sfide dell’industria del futuro”. A seguire anche l’incontro con incontro con Jean Koh, presidente della Commissione coreana sulle piattaforme digitali: “Abbiamo avuto – ha detto Urso – un confronto sullo stato di attuazione del memorandum of understanding volto a intensificare la cooperazione tra Italia e Corea del Sud nei campi della scienza e della tecnologia spaziale, recentemente sottoscritto tra i nostri due Paesi. È emerso inoltre il reciproco interesse a potenziare la nostra cooperazione nei campi della microelettronica e del quantum computing, per sostenere l’innovazione e la trasformazione digitale delle nostre imprese”. Alla riunione, che viene sottolineato è focalizzata “sui temi più sfidanti per le imprese, chiamate ad affrontare e vincere la duplice transizione green e digitale”, sono presenti François-Philippe Champagne, ministro dell’Innovazione, della Scienza e dell’Industria del Canada; Robert Habeck, vice cancelliere e ministro dell’Economia e dell’Azione climatica della Germania; Taku Ishii, viceministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria del Giappone con il connazionale Junji Hasegawa, viceministro degli Affari interni e delle Comunicazioni; Michelle Donelan, segretario di Stato per la Scienza, Innovazione e Tecnologia del Regno Unito; Marina Ferrari, segretario di Stato per il Digitale della Francia; Zoe Baird, Senior Counselor per l’Ai e dello Sviluppo dell’occupazione del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti d’America; Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione Europea.

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