mercoledì, Maggio 1, 2024

Il consiglio comunale di Ardea non decide sui Consorzi e i cittadini pagano due volte

Il 5 marzo il Comune di Ardea convoca il consiglio comunale, molti punti all’ordine del giorno, tra cui due mozioni molto importanti: “Presa in carico manutentiva delle strade all’interno dei comprensori di Colle Romito e di Lido dei Pini Lupetta e scioglimento- ope legis- degli omonimi consorzi-acquisizione al patrimonio comunale delle opere di urbanizzazione presenti nei due comprensori” e “Acquisizione al patrimonio comunale della lottizzazione Colle Romito- convenzione ad urbanizzazione Comune di Ardea (Pomezia), completamento scuola Colle Romito). Riassumendo, sia la prima che la seconda mozione sono state presentate per mettere ordine urbanisticamente un territorio che grazie all’inerzia amministrativa e ai giochi di appalti, costringono migliaia di cittadini a pagare due o tre volte servizi che non gli competono poiché la manutenzione delle strade e le opere primarie spetta agli Enti. Sono anni che associazioni e comitati battagliano contro questo “incastro” tra amministrazioni consortili e comunali che non danno tregua all’esoso esborso di quote consortili attraverso la modalità di pagamento di cartelle esattoriali illegittime emesse dagli stessi consorzi, quando la normativa prevede che, controllato il bilancio e la vera spesa di manutenzione delle strade, approvato in consiglio comunale, il tributo venga erogato dall’Ente. Questo lo stabilisce il D.lgs. 1446/18 “facoltà degli utenti di costituirsi in consorzio di strade vicinali”, un decreto antico, pratico per i proprietari terrieri e le amministrazioni comunali di allora, ma non certo per centri urbanizzati le cui strade devono essere di proprietà comunale. La protesta nasce proprio dal fatto che oggi, nel 2024, “ i consorzi di strade vicinali” non hanno motivo di esistere poiché l’oggetto giuridico non è più esistente in quanto le lottizzazioni negli anni sono diventati veri e propri quartieri urbanizzati, ma che, a causa di questo status quo, i cittadini proprietari degli immobili siti all’interno di questi comprensori, sono obbligati a pagare, oltre le tasse, anche altri servizi come pubblica illuminazione, manutenzione delle strade, opere pubbliche, raccolta dei rifiuti del verde, vigilanza. La convenzione edilizia di lottizzazione di Colle Romito che fu deliberata al consiglio comunale di Pomezia (Ardea non era ancora Comune) nel 1960 e nel 1963, prevedeva la cessione da parte della lottizzatrice di 71 mila mt di terreni, per la realizzazione di parchi e opere secondarie, tra cui la scuola, oggetto di molta campagna elettorale, parzialmente costruita ma mai terminata a causa del mancato trasferimento al patrimonio comunale dei terreni oggetto della convenzione di lottizzazione (seconda mozione). L’esecuzione della lottizzazione edificatoria su iniziativa privata (art 28 l.1150/1942 rende obbligatoria la stipula di una convenzione urbanistica tra Comune e soggetto privato, dove entrambi le parti si assumono i relativi adempimenti e obbligazioni. Lo scopo della convenzione di lottizzazione è anche coordinare l’esecuzione delle opere di urbanizzazione concordate/progettate con strumento attuativo, oltre alla cessione gratuita alla P.A., delle necessarie aree di urbanizzazione primaria e secondaria. Chiarito l’aspetto urbanistico dei comprensori, è evidente che ad oggi, tutti gli adempimenti sono stati disattesi, sia in termini di realizzazione da parte del lottizzatore e sia per la presa in carico della Pubblica amministrazione. Negli anni, le varie amministrazioni che si sono succedute hanno sempre deliberatamente non preso in considerazione il fatto che circa il 20% del territorio comunale è costituito da immobili siti all’interno dei consorzi, per l’esattezza 13, due obbligatori e gli altri volontari, esborsano contributi atti al pagamento di servizi che appunto non gli competono e a nulla è mai servito il dialogo con le istituzioni. La mancata conclusione della scuola di Colle Romito mette in evidenza degli illeciti amministrativi di notevole rilevanza. La mancata presa in carico al patrimonio comunale dei terreni oggetto della convenzione di lottizzazione, ha bloccato la conclusione di un’opera pubblica di grande rilevanza, una scuola dell’infanzia pubblica un finanziamento Regionale di quasi 1 milione di euro su un terreno che di fatto è ancora di proprietà del lottizzatore. Pensiamo ad un danno erariale o all’incapacità gestionale? Di fatto ci sono dei soldi dei contribuenti buttati su un appezzamento di terra e una mancata realizzazione di un servizio essenziale.

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