venerdì, Maggio 17, 2024

Maxi furto da 800mila euro in gioielleria nel centro di Roma, 4 arresti

Svolta nelle indagini sul maxi furto da 800mila euro messo a segno a ottobre in una gioielleria di via Bocca di Leone, nel cuore di Roma. Su delega della Procura, i carabinieri della stazione di San Lorenzo in Lucina, hanno notificato un’ordinanza, emessa dal gip della Capitale, che dispone misure cautelari nei confronti di 8 persone di cui 4 arresti e 4 obblighi di presentazione in caserma. A finire in manette i tre autori materiali del furto e una donna che avrebbe stipulato polizze di pegno per sostituire i gioielli rubati con contanti. Disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di gioielli e monili per 120mila euro. L’attività investigativa è partita dopo il furto da film commesso nella notte tra il 2 e il 3 ottobre nella gioielleria a due passi da piazza di Spagna grazie a un buco aperto nel muro effettuato da una parete del palazzo attiguo al negozio.
Il furto, infatti, studiato da tempo nei minimi dettagli (sono stati ricostruiti almeno 5 sopralluoghi notturni immortalati dalle telecamere), è stato portato a termine mediante l’accesso nel corridoio dell’androne condominiale della palazzina sita al civico 43, confinante con l’oreficeria, da parte di persone che hanno praticato prima un grosso foro nel muro e poi, mediante l’utilizzo della fiamma ossidrica e senza accedere nella gioielleria, hanno tagliato l’armadio blindato, situato in corrispondenza della parete forata, e la cassaforte contenuta all’interno. Arrestata anche una donna per ricettazione e riciclaggio. Si sarebbe occupata di impegnare i gioielli in cambio di denaro. Sottoposti a obbligo di presentazione in caserma altre quattro persone per ricettazione, due uomini e due donne, indiziate di essere ricettatori, perché al fine di profitto acquistavano o comunque ricevevano nella consapevolezza della provenienza delittuosa, monili provenienti dal furto alla gioielleria di via Bocca di Leone, cui non avevano concorso.
A quanto ricostruito subito dopo il furto gli autori hanno diviso il bottino. Alcuni lo hanno affidato a fedeli ricettatori che vendevano ‘porta a porta’ i pezzi. In altri casi, invece, la refurtiva è stata ‘monetizzata’ impegnandola in società specializzate oppure ceduta a Compro oro quando gli oggetti erano destinati alla fusione per ricavarne piccoli lingotti. Recuperati e sequestrati circa 400 pezzi tra gioielli, pietre preziose, brillanti e orologi. In parte sono stati riconosciuti dal proprietario della gioielleria.
Su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, il giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di monili e gioielli di elevatissimo valore, nella disponibilità degli indagati, in quanto sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati, rinvenuti dai Carabinieri e sottoposti a vincolo reale, per un valore pari a 120.000 euro.

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