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lunedì, Giugno 17, 2024

Putin: “Attacco a Mosca commesso dagli estremisti islamici”, ma coinvolge ancora l’Ucraina

L’attentato a Mosca è stato compiuto da “estremisti islamici”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. Intanto, il tribunale Basmanny di Mosca ha convalidato l’arresto di tutti e quattro gli imputati per l’attentato al Crocus City Hall: Dalerdzhon Mirzoyev, Saidakrami Rachabalizodu, Shamsidin Fariduni e Muhammadsobir Fayzov. Sono accusati di “terrorismo” e rischiano l’ergastolo. In un comunicato il tribunale ha affermato che, al termine dell’udienza preliminare, tre si sono dichiarati colpevoli di tutte le accuse. La Cnn riporta: “No comment del Cremlino a domanda su possibili torture nei confronti dei quattro sospettati”. Medvedev: “Dobbiamo uccidere tutti gli autori dell’attentato”. Il Pentagono fa sapere che negli Usa “non c’è alcuna minaccia imminente da parte dell’Isis”. ‘attacco a Mosca è stato compiuto da “islamisti radicali”: per la prima volta il presidente russo Vladimir Putin conferma questa pista ma non smette di accusare l’Ucraina. “Sappiamo che il crimine è stato commesso per mano di islamici radicali, la cui ideologia lo stesso mondo islamico combatte da secoli”, ha detto Putin. “Ci interessa sapere chi ne trae vantaggio”, ha detto Putin, aggiungendo che l’attacco è “un atto intimidatorio”. “Dobbiamo rispondere alla domanda perché i terroristi cercavano di andare in Ucraina e chi li aspettava là”, ha affermato il presidente, citato da Ria Novosti. Putin ha anche accusato gli Usa di “cercare di convincere tutti” che Kiev non ha avuto alcun ruolo. I quattro presunti autori dell’attacco al Crocus City Hall di Mosca, che ha causato la morte di 137 persone, sono stati messi in custodia cautelare per due mesi da un tribunale della capitale russa. La loro custodia cautelare, fissata fino al 22 maggio, potrà essere prorogata in attesa del processo, la cui data non è stata ancora fissata. Secondo quanto riportato dalla Cnn, il Cremlino non ha risposto a una domanda “sui visibili segni di violenza”, e quindi sulle possibili torture, sui quattro terroristi arrestati. “Lascio questa domanda senza una risposta”, ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. “Me lo chiedono tutti. Cosa fare? Sono stati catturati. Complimenti a quelli che li hanno presi. Dovrebbero essere uccisi? È necessario. E lo sarà. Ma è molto più importante uccidere tutte le persone coinvolte. Tutti. Chi ha pagato, chi ha simpatizzato, chi ha aiutato. Dobbiamo ucciderli tutti”. Così il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev dando forza al dibattito riapertosi in Russia sul ripristino della pena di morte per terrorismo.

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