sabato, Aprile 27, 2024

Giustizia, Cdm approva introduzione dei test psicoattitudinali per i magistrati

Il Consiglio dei ministri ha approvato l’introduzione dei test psicoattitudinali per l’accesso alla professione di magistrato. Si applicheranno per i bandi pubblicati a partire dal 2026 e sarà il Csm a nominare i docenti universitari in materie psicologiche che costituiranno la commissione giudicante. Via libera anche a un nuovo decreto legge, che non era all’ordine del giorno, con nuove limitazioni al Superbonus, allo scopo di tenerne sotto controllo i costi. Il provvedimento è stato presentato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Test per i bandi dal 2026, sarà il Csm a nominare i docenti universitari A nominare i docenti universitari in materie psicologiche – su indicazione del Consiglio universitario nazionale, organo indipendente dell’università – che costituiranno la commissione giudicante per i testi psicoattitudinali per i magistrati sarà il Csm. Il colloquio psicoattitudinale si svolgerà durante la prova orale e chi avrà superato la prova scritta, prima dell’orale riceverà dei test scritti individuati dal Csm, sul modello di quelli utilizzati per quelli effettuati agli agenti di polizia. Questi ultimi costituiranno la base per il futuro colloquio psicoattitudinale. I test psicoattitudinali si applicheranno per i bandi pubblicati a partire dal 2026, dunque non per i concorsi già banditi. Nordio: “Polemiche sterili, mi rammarico” Il colloquio orale sarà comunque diretto dal presidente della commissione esaminatrice, e non da uno psicologo, che sarà presente solo come ausilio. Infine la commissione esaminatrice, che valuta collegialmente, formulerà il giudizio conclusivo sulla totalità delle prove. Ci sarà dunque un doppio livello di garanzia: il Csm disciplinerà i test in via generale e poi la commissione esaminatrice deciderà. “Sui test non c’è un’invasione di campo da parte del governo nei confronti della magistratura. Non vi sono interferenze da parte del governo”, ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. “Quando entrambe le Camere ti inviano determinate osservazioni è un dovere quasi del governo quello di adeguarsi. Purtroppo abbiamo assistito in questi giorni a una polemica di cui mi rammarico come magistrato. Sono polemiche sterili, vuote astrazioni polemiche, nessuno ha mai pensato di introdurre valutazioni periodiche dell’attitudine e della psiche dei magistrati”. Nordio ha quindi annunciato che con le nuove misure “l’esame di accesso alla magistratura si potrà ripetere quattro volte” e non tre. Santalucia (Anm): “Norma simbolo, temiamo l’arbitrarietà di giudizio” “Più che una sciagura, è una norma simbolo, lo scopo era creare una suggestione nell’opinione pubblica: questi magistrati hanno bisogno di un controllo psichico. Temiamo l’arbitrarietà di giudizio. Chi stabilisce qual è la personalità adatta per fare il magistrato. Nessuna prova è più complessa della prova scritta. Siamo controllati come magistrati, ci sono 18 mesi di tirocinio con controlli puntuali”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, ad ‘Otto e mezzo’ su La7. “Sullo sciopero – ha aggiunto – ne parleremo di nuovo, siamo tutti uniti”. Bonus edilizi, stop a sconto in fattura e cessione del credito “Il governo ha approvato un decreto in materia di bonus edilizi che elimina ogni tipo di sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologie che ancora lo prevedevano; abbiamo eliminato la disposizione della remissione in bonus che avrebbe consentito fino al 15 ottobre le correzioni con il pagamento di minime sanzioni di tutte le comunicazioni già intervenute e previsto per tutte le nuove fattispecie una nuova comunicazione preventiva, quando si inizia il lavoro, in modo da avere un monitoraggio del fenomeno e non solo quando le fattura vengono caricate”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Giorgetti: “Superbonus devastante, chiudiamo eccessiva generosità” Le misure adottate con il decreto sul Superbonus e sui bonus edilizi, ha aggiunto Giorgetti, “sono tese a chiudere definitivamente l’eccessiva generosità di una misura che come è noto ha causato gravi effetti sulla finanza pubblica e i cui effetti, definitivamente, potremo contabilizzare tra pochi giorni quando si caricherà la finestra per tutte le fatture e i lavori eseguiti entro il 31 dicembre 2023”. “Il fatto che introduciamo norme di monitoraggio testimonia che queste norme sono nate in modo scriteriato e hanno prodotto risultati devastanti per la finanza pubblica, l’ho detto dall’inizio, continuo a sostenerlo, qualcuno sorrideva sul mal di pancia, confermo che fa malissimo a me a tutti gli italiani”. Scuola, stop ai diplomifici e più continuità didattica sul sostegno Approvato dal Cdm anche il disegno di legge di Semplificazione, che contiene una serie di misure che intervengono sull’istruzione, dal contrasto al fenomeno dei “diplomifici” alla maggiore continuità didattica per gli studenti con disabilità, dalla ulteriore sburocratizzazione delle pratiche per le iscrizioni online da parte delle famiglie al rafforzamento del sistema 0-6 anni. “Con le misure sui cosiddetti diplomifici puntiamo a prevenire fenomeni di illegalità e di abuso, che danneggiano innanzitutto gli studenti e con loro l’intero sistema scolastico nazionale di cui le scuole paritarie sane, che sono la stragrande maggioranza, sono risorsa preziosa”, dice il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Zangrillo: “Non si potranno recuperare più di due anni in uno” Nelle scuole paritarie non si potranno recuperare più di due anni in uno. E’ questa una delle modifiche contenute nel ddl Semplificazione. Il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha spiegato che per le scuole paritarie viene introdotto “l’obbligo delle pagelle elettroniche, del registro online e del protocollo informatico” per dare “la possibilità alle famiglie di avere un rapporto più efficace, diretto, smart tra la scuola e le famiglie”. Inoltre, ha continuato Zangrillo, “nelle scuole paritarie la possibilità di recuperare degli anni di corso sia ridotta a un anno per due anni”, mentre “oggi la disciplina attuale prevede che si possa fare anche quattro anni in uno, il cosiddetto fenomeno del diplomificio”. Sciolti due Comuni, in tre prolungato il commissariamento Il Cdm ha determinato lo scioglimento dei comuni di Monteforte Irpino e Quindici (Avellino). Sono stati inoltre prorogati i commissariamenti di Cosoleto, Anzio e Nettuno.

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