Colombe e uova di Pasqua prodotte in laboratori industriali, ma scartate dalla vendita per difetti di produzione. Per non buttare via nulla sarebbero state non solo riconfezionate e rimesse sul mercato, ma spacciate per prodotti artigianali e quindi rivendute a prezzi più alti. È quello che hanno scoperto i Carabinieri del Nas di Roma che hanno deferito in stato di libertà i titolari di due attività della provincia per aver rimesso in commercio i prodotti etichettandoli come artigianali. Un comportamento che configura il reato di frode in commercio. La scoperta è avvenuta nell’ambito di controlli che il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha intensificato in occasione delle festività pasquali su tutto il territorio nazionale ispezionando laboratori di produzione ed esercizi di vendita dei tradizionali prodotti dolciari, ma anche verificando la correttezza commerciale e igienica delle materie prime con la preventiva vigilanza sulle fasi di produzione e fornitura. Oltre ai due casi di presunta frode in commercio i militari hanno riscontrato carenze nelle condizioni igieniche e strutturali che hanno portato al sequestro di 33 33 confezioni di colombe e 15 uova di cioccolato pasquali. Sanzionati i titolari per 4.000 euro di multa.
