giovedì, Maggio 2, 2024

Pomezia, il deposito Eni trasuda (ancora) benzina. A rischio i pozzi Acea che servono anche Ardea

6 anni ma ancora non si vede luce: a Pomezia il deposito Eni continua a trasudare benzina. Il primo allarme risale al 10 maggio 2018, ma le dispersioni di idrocarburi continuano più o meno ininterrottamente. Sono a rischio in particolare i pozzi del campo Acea di Santa Palomba (che serve anche il comune di Ardea). Inascoltato, fino ad ora, l’allarme lanciato dal Comune di Pomezia, da Arpa Lazio e dalla Città Metropolitana di Roma. Ma andiamo per gradi. Il centro carburanti Eni di Pomezia – Santa Palomba è situato  in via della Zoologia n.1 continua a disperdere idrocarburi nella nuda terra da 6 anni a questa parte. (Cerchiato in rosso, l’area archeologica di Torre Maggiore, nel bel mezzo dell’area industriale di Pomezia-Santa Palomba). Eventi del genere, ossia dispersioni di carburante nel terreno, erano già accaduti in passato in questo stesso deposito. Eventi gravi, molto gravi. In particolare, la recente ed ennesima dispersione di benzina ha riguardato un punto di una tubazione in ingresso al serbatoio TK6 presso il grande deposito pometino. Il Piano di bonifica proposto dalla stessa società Eni agli Enti pubblici è stato bocciato sonoramente da Arpa Lazio (l’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale) e dalla Città Metropolitana di Roma Capitale. Così riporta chiaramente un documento tecnico pubblicato dal comune di Pomezia lo scorso 5 aprile. Proprio il tavolo congiunto degli Enti pubblici che si è svolto lo scorso 12 febbraio ha chiuso i lavori con un ‘parere negativo’. Che significa? Che il Piano di bonifica va rifatto da capo. Con tutti i rischi (di perdite di tempo) per la salute umana e per l’ambiente che si possono immaginare. Al recente tavolo inter-istituzionale capitanato dal comune di Pomezia c’era, di certo, un ‘grande silenzio’. Vale a dire quello di Acea. Non risultano, negli atti a nostra disposizione, suoi pareri in merito. Quale misure di garanzia ha proposto Acea? Non lo sappiamo. Tra l’altro, con l’arrivo della primavera-estate è presumibile un aumento considerevole dei consumi idrici in zona. I cittadini e turisti in arrivo tra Ardea e Pomezia cosa dovranno fare? Non lo sappiamo. Non risultano consigli o pareri in merito di Acea nemmeno sui suoi siti ufficiali, perché? Perchè questo grande silenzio di Acea? La municipalizzata dell’acqua del comune di Roma, proprio in questi mesi, sta entrando sempre di più nel business dei rifiuti. È difatti Acea la società capo-cordata di un RTI-Rete Temporanea di Imprese che pretende di realizzare in questa stessa zona una grande inceneritore al servizio della Capitale. Inceneritore proposto dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

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