lunedì, Aprile 29, 2024

Donald Trump in tribunale, al via il processo sui pagamenti alla pornostar: “Testimoni-chiave? Spazzatura”

Inizia con la selezione dei membri che faranno parte della giuria popolare il processo penale contro Donald Trump. Una giuria chiamata a stabilire se l’ex presidente degli Stati Uniti, di nuovo in corsa per la Casa Bianca, ha commesso reato quando, nel 2016, ordinò il pagamento in nero della pornostar Stormy Daniels perché non rivelasse in piena campagna elettorale di aver avuto con lui un rapporto sessuale. Il tycoon è accusato di 34 capi di imputazione, in particolare di aver falsificato documenti aziendali per nascondere questo pagamento di 130mila dollari. Trump si è detto pronto a testimoniare “la verità” e ha già definito “sacchi della spazzatura” i due-testimoni chiave del processo. Un evento storico: nessun ex presidente americano ha mai affrontato un procedimento penale ed è soltanto il primo di quattro per il tycoon. E’ destinato a creare scalpore non solo per le rivelazioni della pornostar Stormy Daniels sul presunto affaire ma anche perché The Donald ha annunciato che salirà sul banco dei testimoni per dire “la sua verità”. Trump è accusato di 34 capi di imputazione, in particolare di aver falsificato documenti aziendali per nascondere un pagamento di 130.000 dollari all’attrice e regista hard nel 2016 in modo che non rivelasse la loro relazione. La somma sarebbe stata consegnata tramite l’avvocato tuttofare Michael Cohen, un altro atteso testimone chiave del processo. Sarebbe stato lui infatti, a staccare materialmente gli assegni, non solo per la pornostar ma anche per la coniglietta di Playboy Karen McDougal e poi, secondo il procuratore Alvin Bragg, sarebbe stato rimborsato dalla compagnia del tycoon che ha fatto passare le rate come “spese legali”. “Testimonierò e dirò la verità. E la verità è che io non ho commesso alcun reato”, ha dichiarato Trump qualche giorno fa attaccando Daniels e Cohen – “sono due bugiardi” – e il sistema di giustizia che lo “perseguita”. L’ex presidente degli Stati Uniti ha inoltre definito i due testimoni “due sacchi della spazzatura”.  Al contrario degli altri tre procedimenti che coinvolgono Donald Trump, questo è l’unico che potrebbe concludersi prima di novembre, alla vigilia delle elezioni presidenziali. È quindi considerato il più significativo per il futuro dell’ex presidente. Gli avvocati del tycoon sperano in un’assoluzione piena ma se dovesse essere giudicato colpevole ogni capo di imputazione comporta un massimo di quattro anni di carcere. Gli americani, e non solo, si domandano a questo punto se Trump potrebbe comunque candidarsi alle presidenziali in caso di una sua condanna. Secondo gli analisti, il tycoon potrebbe comunque correre per la Casa Bianca ma anche che, per la Costituzione americana, potrebbe persino guidare gli Stati Uniti dal carcere. È chiaro che al momento si tratta di uno scenario ipotetico ed è assai probabile che se condannato i suoi avversari cercheranno di metterlo sotto impeachment o contestare la sua presidenza. 

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