Roma sorvegliata speciale. I droni e i missili iraniani intercettati mentre cercavano di raggiungere il cuore di Israele mobilitano anche l’Europa e le sue forze di sicurezza, nel timore che il conflitto in Medio Oriente possa assumere la forma di guerra non convenzionale con attacchi terroristici sul territorio degli stati europei. Nella capitale italiana il prefetto Lamberto Giannini ha parlato di “Massima attenzione” al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in prefettura. Intanto si attende un altro comitato, questa volta nazionale: quello straordinario convocato per oggi alle 15.00 dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi al Viminale. Saranno presenti i vertici delle forze di armate e dell’intelligence, oltre ai prefetti di tutta Italia. L’obiettivo è valutare eventuali criticità dei 250 “target” considerati a maggior rischio mantenendo comunque alta la vigilanza in tutto il Paese. Nel comitato provinciale tenutosi ieri invece erano presenti con il prefetto Giannini, il sindaco Roberto Gualtieri e il presidente della comunità ebraica romana, Victor Fadlun. Le sedi dell’ebraismo a Roma sono tra gli obiettivi considerati a maggior rischio. E sempre da Roma, papa Francesco lancia un “accorato appello affinché si fermi ogni azione che possa alimentare una spirale di violenza col rischio di trascinare il Medio Oriente in un conflitto bellico ancora più grande”.