mercoledì, Maggio 1, 2024

Maxi-appalto di 8 anni sui rifiuti: lo scontro tra Felici e Zuccalà risolto dal Tar

Resterà in vigore il maxi appalto della durata di 8 anni dedicato al settore rifiuti approvato a metà dicembre scorso dall’Ufficio Tecnico del Comune di Pomezia, guidato dal sindaco Veronica Felici a partire dall’estate 2023. Così ha deciso la seconda sezione bis del Tribunale Amministrativo del Lazio con la sentenza n.7069 pubblicata l’11 aprile scorso. Il ricorso contro il municipio pometino era stato promosso all’inizio del 2024 dal Consorzio Nazionale Servizi Società Cooperativa. Questo Consorzio era divenuto affidatario dello stesso appalto della durata di 8 anni il 28 luglio 2022, ossia un mese prima della caduta dell’ex sindaco Adriano Zuccalà, attuale consigliere regionale nonché capogruppo M5s in Regione Lazio. Lo stesso Ufficio tecnico comunale ha fatto dietrofront il 14 dicembre 2023. In tale data, l’Ufficio tecnico comunale ha non solo annullato la precedente decisione di affidare l’appaltone al Consorzio Nazionale Servizi Società Cooperativa. Ma ha contestualmente affidato tale appalto alla società Teknoservice srl. Società che quindi è e resterà titolare dei servizi di raccolta, trasporto rifiuti, pulizia della città e dell’arenile pubblico per i prossimi 8 anni. Secondo i giudici del Tar del Lazio – così si legge nella sentenza – “Risulta che il ricorrente (ossia il Consorzio, ndr) non ha mai partecipato alla gara all’esito della quale sono stati emessi gli atti impugnati nel presente giudizio”. In sostanza, l’appaltone di 8 anni era stato affidato dal Comune di Pomezia al Consorzio nel 2022 senza che il Consorzio stesso avesse mai partecipato al bando pubblico per l’assegnazione dei servizi suddetti. Per questi motivi, i giudici stessi hanno non solo bocciato il ricorso, ma anche condannato i ricorrenti (ossia il Consorzio, ndr) a pagare le spese di giudizio. Ma andiamo per gradi e ripartiamo dall’inizio. Il ricorso è stato presentato dal Consorzio Nazionale Servizi Società Cooperativa al Tar del Lazio il 15 gennaio 2024. Puntava, in buona sostanza, ad annullare la decisione comunale di sfilargli i servizi che gli erano stati in precedenza affidati. Ossia: raccolta differenziata, trasporto dei rifiuti solidi urbani e assimilati, altri servizi di pulizia urbana della città. E, infine, anche alla pulizia dell’arenile pometino (lungo quasi 9 km). Il tutto per la durata anni 8. L’intero procedimento giudiziario nasce dalla determinazione dell’Ufficio tecnico comunale, ossia l’atto amministrativo comunale n. 1581 del 14 dicembre scorso. Atto con cui il Comune di Pomezia ha annullato la decisione precedente dello stesso Ufficio tecnico comunale n. 1072 del 28 luglio 2022. Con quest’ultimo atto il Comune aveva “aggiudicato – così si legge tra le carte – l’appalto dei servizi di raccolta differenziata, trasporto dei rifiuti solidi urbani e assimilati, altri servizi di igiene urbana e pulizia dell’arenile, per la durata di anni 8, al Consorzio. Ed ha aggiudicato l’appalto in favore della società Teknoservice s.r.l.”. Il Tar del Lazio ha accolto quindi la decisione varata dalla attuale maggioranza politica. E tale resterà, a meno che il Consorzio non decida il ricorso al Consiglio di Stato, secondo ed ultimo grado della Giustizia amministrativa.

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