mercoledì, Maggio 1, 2024

Verso un mar Tirreno sostenibile: l’importanza del controllo costante su gas e petrolio

L’Italia, custode di preziosi ecosistemi marini, affronta la sfida di bilanciare sviluppo industriale e protezione ambientale. Le operazioni nei siti di Ardea e Fiumicino, con il loro impatto potenziale sul delicato equilibrio marino, sono al contempo una risorsa essenziale e un contesto bisognoso di attenzioni. La Direttiva 2008/56/CE, uno strumento chiave nella tutela dell’ambiente marino, impone l’adozione di un approccio ecosistemico per le attività umane che incidono sui mari. In Italia, questo quadro normativo si integra perfettamente con le politiche di sostenibilità ambientale, promuovendo un uso rispettoso e sostenibile delle risorse marine. Il raggiungimento del “Buono stato ambientale” richiede un impegno continuo e coordinato. Le infrastrutture come il gasdotto di Ardea e l’oleodotto di Fiumicino, anche se di eccellenza, se non adeguatamente monitorate potrebbero compromettere questo stato. Pertanto, la loro gestione non solo risponde a necessità economiche ma anche a imperativi ecologici stringenti. Il monitoraggio diviene imprescindibile a fronte della ISO 14064 che deve garantire, in modo certificato, le emissioni di gas clima-alteranti. Tutte le aziende ne sono investite, in primis quelle che hanno un uso importante di prodotti fossili. Tutta la filiera di riferimento, deve dimostrare quanta CO2 immette, sia direttamente che attraverso i fornitori, determinando con ciò la propria impronta di carbonio. Basti pensare – ad esempio – che lo scarico dura almeno 10 ore con motori a regime, e le emissioni di gas serra sono notevoli su un motore nave da alimento 20.000 cv. Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, in collaborazione con enti ambientali e istituzioni scientifiche, sta intensificando gli sforzi per un controllo efficace. L’obiettivo è di assicurare che ogni operazione in mare aperto sia conforme alle normative vigenti e contribuisca al benessere dell’ecosistema marino. Il monitoraggio rigoroso e continuo delle attività industriali nel Tirreno non è solo una responsabilità legale, ma anche un impegno morale verso le generazioni future. Assicurare la protezione dell’ambiente marino è essenziale per garantire che il mare resti un patrimonio sostenibile e produttivo per l’Italia e per il Mediterraneo.

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