venerdì, Novembre 1, 2024

Israele: “La risposta all’Iran non metterà in pericolo i Paesi arabi della regione”

La risposta all’Iran non mettera’ in pericolo i Paesi arabi della regione. Questa l’assicurazione – secondo la tv Kan – che Israele ha dato a Egitto, Giordania e agli Stati del Golfo informandoli che la sua azione contro l’Iran sarà effettuata in modo da non coinvolgere loro in una eventuale contro risposta da parte di Teheran. Due uomini palestinesi di 21 e 30 anni sono stati uccisi e altri tre feriti a colpi d’arma da fuoco da coloni israeliani ad Aqraba, a sud di Nablus, in Cisgiordania. Lo rendono noto le autorità locali. Almeno dieci corpi sono stati trovati in una fossa comune scoperta presso l’ospedale al-Shifa di Gaza. Lo riferiscono funzionari locali, citati dall’emittente araba Al Jazeera. “Alcuni sono decomposti, mentre altri sono solo parti del corpo. Molti di loro erano donne e bambini”, afferma il direttore del Centro operativo per le emergenze della città, Motasem Salah. L’Iran dovrà aspettare “nervosamente senza sapere quando potrebbe arrivare l’attacco, proprio come ha fatto fare lo stesso a Israele”. Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu, aggiungendo che il Paese risponderà all’attacco dell’Iran, “ma lo farà in maniera saggia e non di pancia”. “Chiediamo che l’Iran e i gruppi affiliati cessino i loro attacchi. Siamo pronti ad adottare ulteriori misure in risposta a eventuali nuove iniziative destabilizzanti”. Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizioni alle Commissioni Esteri congiunte. “Auspichiamo che, forte della vittoria militare, Israele voglia far prevalere il buon senso evitando ulteriori reazioni che potrebbero innescare una spirale di violenza dannosa per tutti”. Dopo l’attacco dell’Iran a Israele, “aumentano i rischi di potenziali danni collaterali relativamente al Mar Rosso e, soprattutto, al Libano”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in audizione alle Commissioni congiunte Affari esteri e Difesa di Senato e Camera. “Stabilito che i nostri militari non sono obiettivi deliberati, permane il rischio di un loro coinvolgimento, seppur non intenzionale, nello scambio di fuoco tra le parti”. “Il governo israeliano deciderà da solo se ci sarà una risposta” all’attacco iraniano “e quale sarà la risposta”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza Usa, John Kirby, sottolineando che gli Stati Uniti “non sono coinvolti nell’eventuale risposta” dello Stato ebraico.

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