martedì, Aprile 30, 2024

Rastrellamento del Quadraro, a 80 anni di distanza una ferita ancora aperta per la città

Una delle pagine più buie e dolorose della storia della Capitale. Alle 5 del mattino del 17 aprile di 80 anni fa, le truppe Nazifasciste guidate dal comandante Herbert Kappler circondarono il Quadraro arrestando duemila persone. Oltre 750, tra uomini e ragazzi dai 15 ai 55 anni, furono deportati nel campo di lavoro di Fossoli prima e poi in Germania. Al termine della Seconda Guerra mondiale molti riuscirono a rientrare, ma non tutti. Il piccolo quartiere, situato nel quadrante Sud-Est della Capitale, fu simbolo della Resistenza. Venne conosciuto anche come il “nido di vespe”. Qui c’è una targa apposta a largo dei Quintili nel 2001 “in ricordo perenne – si legge –  con la speranza che tutto questo non possa più accadere”. Nel 2004 fu insignito della medaglia al merito civile dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Molti gli eventi in questi giorni in ricordo del rastrellamento del Quadraro. Questo pomeriggio alle 16.30 in Campidoglio, nell’Aula Giulio Cesare, una cerimonia in cui interverrà il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

Articoli correlati

Ultimi articoli