martedì, Aprile 30, 2024

Traffico internazionale di stupefacenti dall’Iran all’Italia: 6 misure cautelari

Erano convinti di aiutare dei connazionali a portare in Italia i sapori della loro terra e per questo mettevano a disposizione un po’ di spazio nella propria valigia. In realtà erano corrieri inconsapevoli di un traffico internazionale di stupefacenti. Un’attività criminale scoperta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro in seguito alle indagini disposte dalla Procura di Roma. Sono stati così ricostruiti i movimenti avvenuti tra aprile e novembre del 2021, periodo durante cui sono stati importati e commercializzati nel nostro Paese 21 chili di metanfetamina, detta “shaboo”, e 3 chili di oppio. Indagate 13 persone a vario titolo per i reati di spaccio, detenzione e importazione dall’estero di sostanza stupefacente. Sono stati 6 gli arresti in flagranza di reato, poi convalidati. Di questi, 4 sono stati destinatari della misura di custodia cautelare in carcere. Sequestrati circa 5 chili di droga e 25 mila euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio. A capo del gruppo criminale un cittadino iraniano, in Italia da circa 25 anni, già agli arresti domiciliari per lo stesso reato.  Sfruttando i permessi lavorativi come panettiere, l’uomo dirigeva da remoto l’attività avvalendosi di gregari e collaboratori. Ed è così che riusciva a curare sia i rapporti con gli acquirenti che con i “galoppini”, coordinando anche i fornitori di shaboo in Iran. Dal suo arresto e da quello della moglie, alla quale erano affidati compiti logistici e operativi, è partita l’analisi dei cellulari sequestrati alla coppia. L’attività investigativa ha permesso di ricostruire il metodo criminale usato dal gruppo, ossia l’importazione dello stupefacente sintetico dall’Iran in scatole di biscotti affidate a turisti iraniani in visita in Italia. 

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