venerdì, Maggio 3, 2024

Giubileo 2025, per il prefetto Frattasi “la sicurezza digitale è la sicurezza delle sicurezze”

La cybersecurity sarà fondamentale per garantire la buona riuscita del Giubileo 2025. È questo, in sintesi, il pensiero espresso dal prefetto Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, nel corso del suo intervento al Roma digital summit, a Palazzo Valentini, lo scorso 17 aprile. A Roma è previsto l’arrivo di 35 milioni di turisti per l’apertura della Porta Santa. Un numero che farà felici albergatori, strutture ricettive e di ristorazione, meno chi dovrà garantire l’ordine pubblico. L’intera giornata di lavori del Roma Digital Summit è stata organizzata in cinque sessioni: Giubileo 2025, trasporti e mobilità sostenibile, intelligenza artificiale generativa, cybersecurity, turismo e beni culturali. Nel panel di apertura dell’evento sono intervenuti, tra gli altri, il prefetto di Roma Lamberto Giannini e il presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti.

Sicurezza digitale
La sicurezza digitale “è la chiave di tutte le sicurezze” ha spiegato Frattasi. Le nuove tecnologie saranno infatti fondamentali per “monitorare la mobilità all’interno dell’Urbe con un grado più elevato di sicurezza: ciò equivarrà in altri termini, a utilizzare in maniera massiva e intelligente le infrastrutture digitali”. Senza contare, infatti, che Roma punta forte sull’informazione digitale. È infatti partito il progetto Roma 5G, quello che dovrà dotare la città di una rete di accesso ad internet veloce e gratuita. Anche le pensiline degli autobus saranno digitali, simbolo anche queste di un Giubileo 2025 nel segno dell’innovazione. “Per questo e per altri motivi ancora- ha continuato Fratta – ricordo spesso che la cybersecurity è quella dimensione della sicurezza che sta alla base di tutte le altre, e che, in qualche modo, finisce per condizionarne il grado di efficacia, rappresentandone, appunto in questo senso, la chiave”. “Se ci sono problemi nelle reti” ha proseguito il prefetto secondo quanto riportato dall’Agenzia, “decade anche il livello di sicurezza delle nostre forze di polizia, e, più in generale, delle altre istituzioni e amministrazioni che usano il digitale per erogare i loro servizi al cittadino”. Ne è una prova quanto accaduto al sistema anagrafico di Roma: per un semplice aggiornamento per la cybersecurity il sistema è rimasto fermo per oltre 20 giorni. Per Frattasi il Giubileo può e deve essere l’occasione in più per rilanciare collaborazioni pubblico-privato, sviluppare nuove tecnologie, consolidare il percorso di trasformazione della Capitale in una smart city. “Noi dobbiamo portare Roma verso uno sviluppo digitale. Dobbiamo rafforzare le tecnologie: 5G, fibra veloce, dobbiamo fare in modo che le informazioni vengano trasmesse con bassa latenza e che la risposta arrivi possibilmente real time al cittadino. La Smart city rende migliore la nostra vita, la nostra capacità di interfacciarci con i servizi pubblici, dagli ospedali ai musei”, spiega il titolare dell’ACN. “Per fare tutto questo servono investimenti. Per questo una parte cospicua di risorse del Pnrr, oltre 600 milioni, sono dedicare alla cybersicurezza. Per Roma Capitale e la Regione Lazio sono state messe a disposizione, a questo scopo, risorse per oltre 3 milioni di euro”.

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