venerdì, Maggio 3, 2024

Settimana Verde, i volontari hanno rimosso 9 tonnellate di rifiuti dal litorale del Lazio

Sensibilizzare le nuove generazioni alla salvaguardia dell’ambiente e del mare, promuovendo l’attenzione collettiva sui temi della conservazione marina e la promozione di pratiche sostenibili. E’ l’obiettivo della “Settimana Verde 2024” realizzata da Ambiente Mare Italia con il contributo di Anas e patrocinata dal Ministero dell’Ambiente, dalla Commissione europea, dalla Guardia costiera, dalla Lega navale e dalla Federazione italiana vela. 130 gli eventi in tutta Italia tra pulizia e raccolta di rifiuti in spiagge e parchi, ripristino di ecosistemi, momenti di sensibilizzazione e divulgazione scientifica, veleggiate simboliche (con partenze anche dai porti di Monte Circeo e Formia). Per quanto riguarda le iniziative nel Lazio, da Tarquinia a Gaeta, lungo i 361 km di coste, i volontari e gli esperti hanno compiuto iniziative di monitoraggio e di raccolta dei rifiuti presenti in superficie, in sospensione e accumulati sui fondali marini, grazie anche alla collaborazione dei Diving aderenti ad Ambiente Mare Italia. Le campagne di monitoraggio hanno permesso di evidenziare come le spiagge siano invase di materiali inquinanti (plastica, alluminio, vetro, carta e cartone, dispositivi sanitari) nel corso dei mesi invernali e autunnali; ciò a causa delle mareggiate e della minore attenzione degli Enti locali nell’effettuazione dell’azione di manutenzione degli arenili. Un problema che permane nelle stagioni inalterato è quello delle microplastiche, costituite da tutto il materiale solido di dimensione inferiore ai 5 millimetri. A prescindere dalle mareggiate o dalle attività di pulizia, le microplastiche sono ormai una costante presenza sia sulle spiagge che sui fondali marini, trasformando la sabbia, nei tratti più inquinati, in una multicolore nuova materia (la sabbia plasticata). Nelle 18 spiagge prese in esame dai volontari di Ambiente Mare Italia si è verificato come le tipologie di rifiuti e agenti inquinanti riscontrati siano per lo più provenienti da prodotti in plastica dispersi in ambiente, con una significativa presenza di inquinanti in alluminio e vetro. Le attività di raccolta dei rifiuti, che hanno visto coinvolti oltre 1200 volontari tra studenti e cittadini, hanno permesso di rimuovere dall’ambiente un totale di rifiuti pari a 9 tonnellate, composte per la gran parte (58%) da materiale plastico e, per il restante 42% da altri rifiuti quali: cartone e carta (15%), vetro (11%), materiale edilizio di risulta (7%), alluminio (4%), legno (4%) e gomma (1%). La natura dei materiali rinvenuti è differente anche in base alla posizione della spiaggia e alla possibile confluenza di corsi d’acqua di scarico; nelle spiagge cd. urbanizzate o vicino ai corsi d’acqua si rinvengono per lo più materiali edilizi e sanitari, mentre nelle spiagge lontane dai centri urbani la fa da padrone la plastica e il polistirene utilizzato largamente nell’attività di pesca. I rifiuti in plastica rinvenuti e rimossi dall’ambiente – il 58% di quelli riscontrati nel corso delle attività – sono costituiti da:
per il 14,8% da bottiglie di plastica PET;
per il 10,0% da buste di plastica e brandelli di buste;
per il 9,5% da materiali per la pesca: cassette in polistirene e reti;
per il 6,0% da materiali sanitari, con un incremento di mascherine;
per il 5,2% da materiale monouso: bicchieri, forchette e stoviglie;
per il 4,0% da mozziconi e cotton fioc;
per il 2,5% altro (giochi per bambini e vari prodotti).

Le spiagge prese in esame sono state: Tarquinia: Sant’Agostino e Foce del Marta. Civitavecchia: La Frasca e Spiaggia del Lungomare. Santa Severa: Spiaggia del Castello. Cerveteri: Baia Beach e Campo di Mare. Ladispoli: Le Palme, il Castello e Marina di Palo. Marina di San Nicola: Spiaggia Fiume Statua. Fiumicino: Coccia di Morto. Ostia: borgo dei Pescatori e Ostia Levante. Anzio: Spiaggia Blue Bay. Latina: Spiaggia di Foce Verde. Terracina: Lido Riviera tra Canale Anastasia e via Canneto. Sperlonga.

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