martedì, Maggio 7, 2024

Acqua, si guarda all’estate con preoccupazione

L’estate ormai alle porte, le festività che già portano i romani e i vacanzieri ad affollare il litorale. Le seconde case pronte a riaprire ospitando i proprietari e affittuari e il numero di residenti pronto a raddoppiare come accade ormai da anni. Ed è proprio in vista della nuova stagione estiva che cresce l’apprensione sulle risorse idriche. Negli anni passati, con la gestione in house del servizio idrico, il Comune era sempre riuscito a garantire acqua a tutti a tutte le ore del giorno e della notte, chiedendo un maggior afflusso ad Acea e aumentando il flusso dei pozzi a sua disposizione mettendo a pieno regime il dearsenificatore per potabilizzarla. Ora, però, dallo scorso anno le cose sono cambiate. L’acqua, non solo in estate, scarseggia, e con l’aumento della popolazione rischia di non essere sufficiente a esaudire le richieste di tutti. A lanciare l’allarme dopo l’ennesimo disservizio idrico che ha paralizzato l’intera zona centrale della città balneare, è stato proprio il delegato al servizio idrico, Filippo Moretti: «Da Acea programmano male i rifornimenti e nel fine settimana possono iniziare i problemi», ha detto a News&Coffee. «Capisco che esistano delle priorità ma Ladispoli non può essere messa in secondo piano. Aumentano i residenti, aumentano le attività e bisogna dare acqua. Non c’è niente da fare». Ma per Acea non sarebbe così. Colpa anche di «una serie di norme» e dei regolamenti votati anche dalle conferenze dei sindaci che in sostanza, consentono alla Spa di gestire la situazione un po’ a modo suo, senza tenere conto delle esigenze reali dei territori in cui opera. «Acea – spiega ancora Moretti – riceve, tramite le bollette, una quantità di soldi sufficienti a garantire gli interventi e i servizi di cui i Comuni hanno bisogno». Problemi che andrebbero risolti «parellalemente» in tutti i Comuni e non con una sorta di lista di attesa dove ogni città deve aspettare che termini l’intervento in quella precedente. «Non si può pensare – incalza ancora Moretti – che i Comuni si mettano in fila. L’acqua è un bene primario e i problemi vanno risolti parallelamente». Una questione di “priorità”, insomma, secondo la Spa che porta gli utenti ad attese bibliche anche solo per riparare una perdita idrica (come più volte denunciato dai ladispolani) o addirittura anche per effettuare un nuovo allaccio. «Hanno già dei tempi lunghi a disposizione per poter intervenire, regolamentato dalla carta dei servizi, ma loro (riferito ad Acea, ndr), riescono ad andare fuori anche rispetto ai tempi che gli sono stati concessi». Insomma: ai ladispolani non resta solo che incrociare le dita.

Articoli correlati

Ultimi articoli