lunedì, Maggio 6, 2024

Fontane di Piazza della Rotonda e Piazza Farnese, avviati cantieri di restauro

Al via i lavori di restauro delle fontane di Piazza della Rotonda e Piazza Farnese, due dei luoghi più noti e frequentati della città. Sono stati aperti i primi cantieri dell’ampio programma di interventi, a cura della Sovrintendenza Capitolina, previsti dal piano Caput Mundi sul patrimonio storico-artistico della Capitale.  Sono state consegnate le aree di cantiere alle ditte che eseguiranno i lavori, per le attività preliminari: le fontane oggetto di intervento, entrambe realizzate nel corso del XVI secolo, saranno sottoposte a lavori di restauro, conservazione e valorizzazione, sotto la direzione tecnica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, per un importo di circa 355.000 euro per la fontana di Piazza della Rotonda e 500.000 euro per le fontane di Piazza Farnese. In entrambi i casi i lavori termineranno entro il mese di novembre 2024. Gli interventi prevedono attività come il trattamenti biocidi per eliminare e prevenire la crescita di organismi biologici; operazioni di pulitura e consolidamento; revisione delle stuccature e dell’aspetto cromatico; revisione e ripristino della funzionalità degli elementi metallici; ripristino di eventuali parti danneggiate o mancanti; applicazione di protettivi finali sulle superfici; verifica e ripristino dell’impermeabilizzazione delle vasche. Situata nel rione Colonna e originariamente alimentata dall’Acquedotto Vergine, è stata realizzata dallo scultore Leonardo Sormani su un disegno del 1575 dell’architetto Giacomo della Porta (1533 – 1602). Originariamente era costituita da una vasca quadrangolare in marmo bigio africano con i lati interrotti da quattro archi di cerchio, nelle cui anse erano inserite altrettante maschere e draghi, simboli araldici di papa Gregorio XIII Boncompagni (1572 – 1585). Del complesso iniziale oggi rimane solamente la vasca. Nel 1662 il piano della piazza fu infatti ribassato, la balaustra ed i gradini furono rimossi e venne realizzato l’attuale ampio basamento che ripete il motivo mistilineo della vasca. Nel 1711 per volontà del pontefice Clemente XI Albani (1700 – 1721), in luogo del catino superiore venne aggiunto l’obelisco centrale sorretto da un complesso basamento scultoreo, opera di Filippo Barigioni (1690 circa – 1753). L’obelisco di Ramses II si innalza su una finta scogliera in travertino, sulla quale si innesta una base decorata da delfini sugli angoli, dai monumentali stemmi Albani su due lati e dalle epigrafi che celebrano gli interventi di Clemente XI sugli altri due. Nel corso del restauro del 1880, i mascheroni originali (in deposito presso il Museo di Roma) vennero sostituiti da copie ottocentesche di Luigi Amici (1817 – 1897).

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