In aula, ci sono la vittima, Samuele Cenciarelli, e uno dei suoi presunti aggressori: Francesco Belleggia. Belleggia arriva scortato dal carcere dove è recluso dal 10 aprile scorso dopo la sentenza della Cassazione. Il resto della banda di Artena, invece diserta l’aula. Un nuovo processo, a Velletri, per Belleggia, Mario Pincarelli e i fratelli Marco e Gabriele Bianchi. Per la Suprema Corte gli assassini di Willy Monteiro Duarte. Questa volta sono accusati di lesioni aggravate dai futili motivi. Per la Procura, avrebbero ferito gravemente con un calcio al collo e un pugno al volto Cenciarelli, l’amico che si gettò su Willy, mentre l’aspirante chef veniva massacrato dai quattro. Il pestaggio mortale la notte del 6 settembre del 2020 a Colleferro. Una raffica di colpi di arte marziale sferrati in “40-50 secondi di follia”, la definizione del procuratore generale della Cassazione.
Una furia a cui non scampò Cenciarelli. 10 giorni di prognosi per il giovane che tentò di fare scudo con il proprio corpo per salvare il giovane di origini capoverdiane. Un omicidio volontario quello del 21enne di Paliano hanno sentenziato gli ermellini che hanno condannato definitivamente a 23 anni Francesco Belleggia e a 21 Mario Pincarelli. Appello bis invece per i fratelli Bianchi sulla attenuanti generiche. I due rischiano, come avevano stabilito i giudici di primo grado, il carcere a vita.
Fratelli Bianchi: si apre processo per lesioni
