sabato, Maggio 18, 2024

Non paga la spiaggia per 10 anni e fa anche causa al Comune di Ardea

Non ha pagato il canone demaniale per la gestione della spiaggia dal 2010 al 2019 e, quando il Comune di Ardea gli ha presentato il conto, il gestore ha fatto ricorso in Tribunale lamentando calcoli errati e soprattutto “eccesso di potere” da parte della pubblica amministrazione. A dicembre il tribunale amministrativo regionale aveva alzato le mani: non è di sua competenza questo tipo di materia, trattandosi di mero calcolo meccanico dei canoni dove non c’è alcun potere discrezionale. In soldoni: il Comune applica delle tariffe, quindi qualsiasi contestazione attiene al tribunale ordinario. Si legge sulla sentenza dello scorso dicembre: “Il ricorso è inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo in quanto con l’atto impugnato l’amministrazione concedente si è limitata ad una quantificazione delle somme che presuppongono un previo accertamento tecnico della natura e della consistenza del compendio oggetto di concessione, con la conseguenza che la controversia appartiene alla giurisdizione ordinaria, avendo ad oggetto diritti soggettivi a contenuto patrimoniale, fermo restando che gli atti amministrativi presupposti, ove illegittimi, potranno pur sempre essere disapplicati dal giudice ordinario al ricorrere dei presupposti di legge”. Ora il gestore della spiaggia ha deciso di presentare ricorso al Consiglio di Stato contestando la sentenza del Tar: il Comune dovrà giocoforza difendersi e ha incaricato un legale per essere rappresentato nel secondo grado di giudizio.

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