giovedì, Maggio 23, 2024

Prima vanno risolti i problemi che affliggono i nostri concittadini

Il dibattito sulla costituzione della nuova provincia prosegue senza sosta. Ad intervenire, al margine del consiglio comunale dove la maggioranza ha detto sì al progetto “Porta d’Italia”, sono anche i consiglieri d’opposizione Amelia Mollica Graziano e Ferdinando Cervo che parlano di “fumo negli occhi e polvere sotto il tappeto». Per i due consiglieri la «nascita di questa nuova realtà sottrarrà alla città risorse e attenzioni, già così esigue”. Dito puntato contro il primo cittadino Alessandro Grando, “reo” di «continuare a non risolvere i problemi della gente”. “Prima – scrivono Mollica e Cervo – vanno risolti i problemi che affliggono i nostri concittadini e poi, forse, avrebbe senso di entrare a far parte di un progetto politico e territoriale più ampio. Da Civitavecchia a Fiumicino sembra che non ci si renda conto che le infrastrutture di porto e aeroporto sono ancillari alle esigenze della Capitale e poco sensibili alle esigenze locali. La gran parte del flusso economico che queste infrastrutture generano è appannaggio di Roma mentre i problemi, quali l’ inquinamento, rimangono sul territorio. Per questi comuni solo le briciole a fronte di moltissimi disagi”. Dubbi e critiche a cui già nei giorni scorsi lo stesso Grando aveva replicato: “Avere dei dubbi è legittimo – aveva scritto – ma motivare la contrarietà ad un progetto di questa portata affermando che sarà solo un altro inutile carrozzone pubblico, vuol dire non aver compreso a fondo le motivazioni che hanno animato l’istituzione della Provincia Porta d’Italia”. “Il nostro unico intento – aveva detto – è quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini, investendo le risorse in maniera capillare per migliorare i servizi ad essi destinati, potenziare le infrastrutture e sviluppare l’economia locale, con ricadute positive anche in ottica occupazionale”.

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