domenica, Maggio 19, 2024

Scontro Mentana-Gruber, La7: “Non manchi il rispetto verso l’azienda”

“Se l’azienda non interviene trarrò le conclusioni e le dovute conseguenze”. Il direttore del TgLa7 Enrico Mentana non ha usato mezzi termini dopo lo scontro con Lilli Gruber, che lunedì 6 maggio, dopo aver ricevuto in ritardo la linea per la puntata di “Otto e mezzo” ha punzecchiato il collega, dicendo che “l’incontinenza è una brutta cosa”. Dopo “l’ultimatum”, l’editore Urbano Cairo è intervenuto con un comunicato e ha placato gli animi. A scatenare il battibecco le parole pronunciate dalla Gruber in avvio del programma: “Benvenuti alle 20.46 e non alle otto e mezza – aveva detto la conduttrice -. E neanche a ‘Otto e mezzo’. L’incontinenza è una brutta cosa… ci scusiamo con i telespettatori”. La linea è stata passata in effetti con molti minuti di ritardo dal tg, anche se non era la prima volta.  In questo caso, però, i toni si sono alzati e il giornalista ha preso di mira anche i vertici aziendali per non aver preso le distanze dalle frasi della collega, alimentando così le voci di un possibile addio alla rete di Urbano Cairo. Mentana ha infatti prima replicato sui social mostrando la curva degli ascolti: “Dall’uno al nove per cento in mezz’ora. Questa è la curva degli ascolti – del tutto simile a quelle dei giorni precedenti – del tgla7 di ieri sera, segnato da fatti importanti e in continuo aggiornamento. A quel tg però ha imprevedibilmente fatto seguito un giudizio grevemente sprezzante nei miei confronti da parte di chi conduceva il programma successivo, che pure è ogni sera diretto beneficiario di quella curva ascendente. Un giudizio da cui finora nessuno tra i vertici di La7 ha sentito il bisogno di prendere le distanze. Piccolo episodio, ma molto indicativo. A questo punto le distanze, come è doveroso, le prendo io, dai maleducati e dagli ignavi”. Una replica che non è piaciuta al mondo del web che ha inondato il post con commenti pro Gruber, sottolineando che non sono gli ascolti a decretare quando far cominciare un altro programma. Poi, in conclusione del telegiornale, Mentana è tornato sull’argomento, non parlando più degli ascolti e rincarando la dose: “Siamo andati un po’ lunghi con il telegiornale era una giornata cruciale, importantissima: la prospettiva di pace in Medioriente, la tragedia di Casteldaccia, vicino a Palermo. In più, come ogni lunedì, c’erano i nostri sondaggi e l’appuntamento con il Data Room di Milena Gabanelli. Come ogni lunedì, siamo andati un po’ lunghi, me ne scuso con i telespettatori. Un po’ lunghi, come era prestabilito e concordato con chi dirige questa rete”. Poi l’affondo del direttore del TgLa7: “Chi ci ha seguito, Lilli Gruber, ha avuto parole molto sgradevoli e offensive nei confronti del sottoscritto, sono qui da 14 anni e non ho mai offeso nessuno. Gradirei reciprocità e che nell’azienda non ci fosse il mutismo che accompagna la vicenda da 24 ore. Domani vedremo se c’è stato qualcosa, sennò trarrò le conclusioni e le dovute conseguenze”. La replica de La7, stimolata da Mentana, arriva con un comunicato firmato dall’editore Urbano Cairo: “La7 sta conseguendo ottimi risultati grazie al contributo di tutti e ad un prezioso lavoro di squadra. Per questo è fondamentale che non venga mai a mancare il rispetto reciproco. Così come è fondamentale che non manchi il rispetto verso un’azienda che ha nei suoi valori fondanti la libertà di espressione e l’autonomia responsabile dei suoi conduttori e giornalisti. Un’Azienda che ha saputo negli anni mantenere e ampliare il livello di occupazione, risanarsi economicamente, e diventare un punto di riferimento di eccellenza nel panorama informativo e culturale italiano. Per questo va preservata e tutelata sempre da parte di tutti noi, che ci lavoriamo quotidianamente con passione e orgoglio”. “Sottoscrivo”, ha scritto il direttore del TgLa7, su Facebook, postando la notizia dell’Ansa con il comunicato dell’emittente e dicendosi quindi d’accordo con il suo contenuto.

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