lunedì, Maggio 20, 2024

Scontri a La Sapienza, palestinese ‘infiltrato’ già indagato per attentato Fiumicino

Il palestinese ‘infiltrato’ nelle proteste anti Israele – poi degenerate in violenti scontri – all’Università La Sapienza non era stato “solo” arrestato per il tentato omicidio di un dirigente dell’ambasciata degli Emirati arabi e per la morte di una ragazza iraniana. Nei suoi confronti, nel 1986, c’era infatti anche un mandato di cattura per costituzione e organizzazione di banda armata “a conclusione delle indagini relative all’attentato del 27 dicembre 1985 all’aeroporto di Fiumicino”. Almeno stando alle carte dell’inchiesta della magistratura italiana sul terrorismo palestinese di cui l’Adnkronos è entrata in possesso e che hanno ad oggetto la fazione di Abu Nidal che ha agito, secondo i giudici, sotto le sigle ‘Settembre Nero’, ‘Brigate Rivoluzionarie Arabe’, ‘Libano Nero’, ‘Organizzazione Rivoluzionaria dei Socialisti Musulmani’, ‘Cellule Arabe Rivoluzionarie’ e ‘Cellule della guerriglia urbana’. Nell’attentato all’aeroporto romano, messo a segno dal gruppo di Abu Nidal contemporaneamente a quello di Vienna, morirono 13 persone e ne rimasero ferite 76.

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