lunedì, Maggio 20, 2024

L’Onu approva la risoluzione per l’ingresso della Palestina. Israele: “Aprite le Nazioni Uniti ai nazisti moderni”

L’Assemblea generale dell’Onu ha approvato una risoluzione che riconosce la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, e raccomanda al Consiglio di Sicurezza di “riconsiderare favorevolmente la questione”. Il via libera del CdS, dove gli Usa il mese scorso hanno posto il veto, è condizione necessaria per un’eventuale approvazione piena. Il testo ha ottenuto 143 voti a favore, 9 contrari e 25 astensioni (tra cui l’Italia). “Avete aperto le Nazioni Unite ai nazisti moderni”, ha detto l’ambasciatore israeliano all’Onu Gilad Erdan poco prima del voto. La risoluzione proposta dal rappresentante degli Emirati Arabi ha dunque ottenuto una larghissima maggioranza. L’Italia si è astenuta, assieme ad Albania, Bulgaria, Austria, Canada, Croazia, Fiji, Finlandia, Georgia, Germania, Gran Bretagna, Lettonia, Lituania, Isole Marshall, Olanda, Macedonia del Nord, Moldavia, Paraguay, Romania, Vanuatu, Malawi, Principato di Monaco, Ucraina, Svezia e Svizzera. I nove Paesi che hanno votato contro sono invece Usa, Israele, Palau, Nauru, Micronesia, Papua Nuova Guinea, Ungheria, Argentina e Repubblica Ceca. Prima del voto, l’ambasciatore israeliano all’Onu Gilad Erdan si era già scagliato contro la futura decisione. “Avete aperto le Nazioni Unite ai nazisti moderni. Questo giorno sarà ricordato per l’infamia, uno Stato terrorista palestinese che sarebbe guidato dall’Hitler dei nostri tempi. State facendo a pezzi la Carta Onu con le vostre mani”, ha detto passando alcune pagine del documento in un tritacarte. Dopo il veto già espresso di recente, la delegazione statunitense ha chiarito che l’Autorità Palestinese non soddisfa i criteri per l’adesione alle Nazioni Unite e che la risoluzione non risolve le preoccupazioni precedentemente sollevate sull’adesione. Gli Usa preferirebbero dunque che lo Stato nascesse da un negoziato con Israele. “Vogliamo pace e libertà, la nostra bandiera vola alta in Palestina, nel mondo e persino fuori dal campus della Columbia University a New York”, aveva detto l’ambasciatore palestinese all’Onu Ryad Mansour prima del voto in Assemblea Generale. “È diventata un simbolo di chi crede nella libertà. Potete decidere di stare con la pace, con il diritto di una nazione di vivere in libertà, oppure potete decidere di stare ai margini della storia. Colonizzazione e occupazione non sono il nostro destino, ci sono stati imposti”, ha aggiunto, sottolineando che “votare per l’esistenza della Palestina non è contro nessuno stato, ma è un investimento nella pace. Votare sì alla risoluzione che riconosce la nostra esistenza è la cosa giusta da fare”.

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