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giovedì, Giugno 13, 2024

Annullato il confronto Schlein-Meloni: non c’è la maggioranza chiesta dall’Agcom

“Soltanto quattro delle otto liste rappresentate in Parlamento hanno accettato l’invito di Rai a un confronto a due tra leader sulla base della forza rappresentativa. Per questo motivo, in assenza della maggioranza richiesta dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, Rai ritiene di non poter programmare alcun confronto nei termini precedentemente proposti”. Lo spiega una nota di Viale Mazzini. “Il servizio pubblico continuerà a garantire, come ha sempre fatto, il rispetto della par condicio nei notiziari e nei programmi di approfondimento con l’equilibrio e la correttezza riconosciuti dalla stessa Autorità”. “C’è chi preferisce rinunciare a una opportunità di confronto in prima serata pur di negarla alle due donne che guidano i primi due partiti d’Italia”, così la segretaria del Pd Elly Schlein commenta il mancato confronto tra lei e Giorgia Meloni in Rai. “Noi non ci fermeremo, continueremo questo tour di 100 tappe per l’Europa che vogliamo, a questo punto aggiungeremo qualche tappa in più – ha concluso -, per parlare dei temi della sanità, del lavoro e del salario minimo”. “Spiace che ci sia stato bisogno di una pronuncia dell’Agcom a tutela della libera e completa informazione dei cittadini, quando sarebbe bastato un po’ di buon senso e di rispetto verso gli elettori, che non meritano queste ‘furbate’ – ha scritto sui social il presidente del M5s Giuseppe Conte -. Cara Giorgia che farai adesso? Ti tirerai indietro rispetto a un confronto con il sottoscritto e gli altri leader? Dai, vieni da Mentana”. “Il confronto tv che Meloni e Schlein hanno apparecchiato da mesi in Rai è stato giudicato lesivo della parità di trattamento rispetto alle altre forze politiche che partecipano a questa competizione elettorale per le europee”. “Con una legge elettorale che prevede un sistema proporzionale puro, per cui ogni forza politica corre per sé, questo confronto mirava a polarizzare il voto, a scapito di tutte le altre proposte politiche. Insomma, si è provato a ingannare gli elettori, un po’ come con le ‘finte’ candidature dei leader che purtroppo troveremo nelle schede elettorali per racimolare qualche voto in più”. “Prendiamo atto che c’è chi preferisce rinunciare a un confronto in prima serata, pur di negarlo alle due donne che guidano i primi due partiti d’Italia – ha scritto il Pd in una nota -. Sarebbe stato un momento di chiarezza per il Paese, un’occasione utile per ribadire le proposte del Pd sulla sanità, sui salari, sul clima e sull’Europa federale. E per contestare le scelte e l’inefficienza di un governo che dopo un anno e mezzo ha peggiorato le condizioni materiali delle persone. Continueremo a portare in giro le nostre proposte in tutto il Paese con le 100 tappe per l’Europa che vogliamo”.  Agcom ha evidenziato “che è necessario coinvolgere tutti i leader ed avere l’ok almeno della maggioranza per poter procedere con un determinato format. Il messaggio è chiaro: organizzare (e pubblicizzare) un confronto solo a due crea un’evidente disparità”, ha scritto la presidente della Vigilanza, Barbara Floridia. “Il confronto – aggiunge – tra i leader è fondamentale per il dibattito democratico, ma le regole devono essere rispettate sempre e comunque. Questo è il ruolo di una presidente di garanzia e questo è quello che ho fatto. Spetta alle forze politiche trovare adesso il modello più idoneo nel solco della pronuncia di AgCom”. 

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