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mercoledì, Giugno 12, 2024

Giulia Cecchettin colpita da 75 coltellate. Filippo Turetta in un file si era appuntato come legare la giovane

Filippo Turetta spiava Giulia Cecchettin con un’app installata sul cellulare della ragazza, e aveva pianificato il delitto e la fuga “almeno dal 7 novembre”, 4 giorni prima dell’omicidio. È quanto emerge dall’atto di accusa che i pm di Venezia hanno notificato mercoledì a Turetta, e nel quale viene contestata una crudeltà “chiaramente eccedente l’intento omicida”. Giulia, ricordano infatti i magistrati, è stata uccisa con 75 coltellate, di cui una ventina alle mani mentre cercava di difendersi, e fu colpita più volte anche al volto. La giovane, secondo la procura, fu accoltellata anche all’interno dell’auto sui sedili posteriori, quando già si stava dissanguando, dopo che l’ex fidanzato l’aveva già colpita con un fendente letale, mentre lei stava tentando di fuggire nella zona industriale di Fossò. È l’ipotesi sulla dinamica della morte che emerge dalle analisi medico-legali e scientifiche. Turetta si era appuntato in un file sul computer, cancellato ma poi recuperato dagli esperti informatici, “come legare Giulia, con il nastro adesivo mani, caviglie, ginocchia e anche come tapparle la bocca”. L’ex fidanzato aveva costruito “nel dettaglio” il suo “spietato piano criminoso”. Nelle ricerche su internet fatte da Turetta, scrive Il Corriere della Sera, c’erano voci come “nastro isolante, manette, cordame, badile, sacchi neri”.

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