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domenica, Giugno 16, 2024

Daniele Papa, a settembre la sentenza sull’incidente aereo

 Tra 10 giorni la penultima udienza, a settembre invece la sentenza del processo relativo a Daniele Papa, il ragazzo cerveterano morto 4 anni fa nell’incidente aereo sul Tevere durante un’esercitazione di volo. Alla sbarra si trova l’istruttore della scuola di volo Urbe aero, Cito Giannandrea indagato per omicidio colposo. Secondo quanto ricostruito, maestro e allievo stavano eseguendo un “touch and go”, cioè atterraggio e decollo. E, in seguito al secondo atterraggio, l’aereo è precipitato nel fiume Tevere inabissandosi nei pressi di via Vitorchiano. Per il 23enne Daniele non c’è stato nulla da fare mentre Giannandrea è riuscito a salvarsi seppur con lievi ferite. In aula di tribunale è emerso come l’imputato, il giorno dell’incidente, sia partito dalla sua abitazione in Martina Franca in Puglia arrivando nella Capitale alle 12.15 e alle 12.45 ha effettuato la prima ora di addestramento con un altro allievo. Alle 14.45 – è quanto emerso – ha iniziato l’addestramento con Daniele Papa e alle 15.10 la sciagura aerea. Per l’accusa la causa dell’incidente sarebbe identificabile nel fattore umano ma ora la palla passerà al giudice. La sentenza è prevista il 27 settembre anche se il 30 maggio ci sarà ancora un’altra udienza nel tribunale di piazzale Clodio, a Roma. Nel frattempo il papà della vittima, Mario, ha dato vita al progetto “DanyBoy”, il Blackshape Prime dall’inconfondibile livrea bianco gialla, con oltre duemila firme apposte da amici e appassionati, nato in ricordo di Daniele. In più di 60 località italiane Mario, già comandante di Alitalia di lungo raggio, ha portato la sua testimonianza e fatto volare ancora il suo Daniele (foto di Alfredo La Marca). Tra un aeroporto e una aviosuperficie, Mario a tutti gli amici che incontra, chiede di apporre una firma sulla fusoliera.

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