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domenica, Giugno 16, 2024

Video delle soldatesse israeliane rapite, Hamas: “Filmato manipolato”. Netanyahu: “Sotto shock”

Le tv israeliane hanno trasmesso il video del rapimento di cinque soldatesse israeliane avvenuto dal kibbutz di Nahal Oz il 7 ottobre. Una delle frasi ripetute da questi è “cani, vi schiacceremo tutti” e ancora “siete belle sioniste”. Hamas parla di filmato “manipolato”: “Le donne soldato sono state trattate secondo l’etica della nostra resistenza e non è stato dimostrato alcun maltrattamento nei confronti dei soldati in questa unità”.
Nella notte il Gabinetto di guerra di Israele ha dato mandato ai negoziatori di proseguire i colloqui per una tregua a Gaza e per un accordo per il rilascio degli ostaggi. L’ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha annunciato che il Gabinetto di guerra ha dato mandato ai negoziatori israeliani di proseguire i colloqui per una tregua a Gaza e una accordo per il rilascio degli ostaggi. Secondo fonti al corrente della riunione, il mandato affidato ha “un maggiore grado di manovra” rispetto ai precedenti. Fonti egiziane, citate dai media arabi, hanno fatto sapere che il Cairo sta prendendo contatti “con tutte le parti attive”. Il video che mostra cinque soldatesse israeliane rapite da Hamas il 7 ottobre “è’ stato manipolato e l’autenticità di ciò che contiene non può essere confermata”. A sostenerlo è Hamas che in una dichiarazione rilanciata da Al Jazeera ha affermato che “le donne soldato sono state trattate secondo l’etica della nostra resistenza e non è stato dimostrato alcun maltrattamento nei confronti dei soldati in questa unità”. Secondo il gruppo, la clip fa parte della promozione di Israele di “narrazioni falsificate”. Nel video, una delle frasi ripetute dai miliziani alle donne è “cani, vi schiacceremo tutti” e ancora “siete belle sioniste”. Gli Stati Uniti hanno avvertito Israele di non bloccare i fondi destinati ai palestinesi come forma di ritorsione per il riconoscimento della Palestina da parte di alcuni Paesi europei. “È sbagliato trattenere i fondi che forniscono beni e servizi di base a persone innocenti”, ha sottolineato il funzionario dell’amministrazione.

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