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lunedì, Giugno 17, 2024

Una scuola professionale contro la crisi

“AAA lavoratori cercasi”… Un grido di allarme è stato lanciato dagli artigiani ladispolani che stanno affrontando una crisi che non ha precedenti. Meccanici, carrozzieri, elettricisti, falegnami, montatori sono tra le figure professionali carenti e l’assenza di manodopera specializzata sta mettendo a rischio la stessa sopravvivenza delle varie imprese che operano nell’area artigianale. Da tempo gli operatori provano a reperire personale tramite annunci pubblici, passa parola ma all’orizzonte non si vedono spiragli. Per questo si sono uniti mettendosi d’accordo e decidendo di affrontare insieme la tematica. Da qui la necessità di fare un passo in avanti chiedendo e ottenendo in breve tempo un incontro con il sindaco, Alessandro Grando, e di lanciare alcune proposte concrete, come quella di aprire una scuola di formazione professionale che possa gettare le basi per creare in futuro posti di lavoro. Un po’ come avviene per la scuola alberghiera. Idea che è piaciuta al primo cittadino presente l’altro pomeriggio. «Metteremo a disposizione i locali comunali per aiutare gli artigiani a far nascere questa scuola – promette Grando – sarebbe fondamentale offrire ai giovani la possibilità di imparare un mestiere e costruirsi un futuro. Sostenere gli artigiani significa sostenere l’economia locale e preservare le tradizioni del nostro territorio». La creazione di un polo professionale non solo risponderebbe alla carenza di personale qualificato, ma offrirebbe anche una nuova opportunità ai giovani di Ladispoli. Gli artigiani sono rimasti contenti dalla riunione e sperano che questo appello venga accolto con entusiasmo e che la scuola di formazione professionale possa aprire i battenti quanto prima, per formare la nuova generazione di lavoratori qualificati e garantire la continuità delle attività del settore. L’iniziativa ha già suscitato l’interesse di numerosi giovani e delle loro famiglie, che vedono in questa opportunità una possibilità concreta di crescita e di sviluppo personale. Ora, con il supporto del Comune, il progetto potrebbe diventare realtà, contribuendo a ridare vitalità ad un comparto che sta attraversando un momento non facilissimo con una trentina di aziende che devono fare i salti mortali per coprire le varie turnazioni di lavoro con poca manodopera.

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