L’Ungheria ha annunciato il suo veto sul quattordicesimo pacchetto di sanzioni Ue. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, a margine del Consiglio Esteri spiegando che l’Ungheria non voterà a favore del pacchetto perché “nella sua forma attuale è assolutamente contrario agli interessi economici dell’Ungheria” e “metterebbe a rischio la sicurezza dell’approvvigionamento energetico del Paese”. Le misure restrittive proposte contengono “elementi che rallenterebbero gli investimenti nella centrale nucleare di Paks” e che “potrebbero essere fatali per l’agricoltura e l’industria alimentare ungherese”. Budapest è finita “per la prima volta” nel mirino degli altri ministri degli Esteri, nel corso del Consiglio a Bruxelles, in seguito alla sua strategia di “ostruzione” su molti dossier di politica estera, compreso Gaza, la Georgia e l’Armenia, oltre che l’Ucraina. “La posizione ungherese sta diventando apertamente pro-russa, non si può più parlare di approccio transazionale”, spiega una fonte bene informata. L’Ungheria, tra le altre cose, sta infatti bloccando la possibilità di usare le risorse del Fondo per l’Ucraina, parte dell’EPF. “Serve trovare una soluzione pratica”, continua la fonte. “La continua imposizione del veto da parte dell’Ungheria a tutte le misure pensate per aiutare l’Ucraina è inaccettabile. Abbiamo il dovere di reagire: l’Ue non può rimanere immobile a causa della sistematica creazione di ostacoli da parte dell’Ungheria”. Lo ha affermato oggi, al suo arrivo a Bruxelles, il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis. Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha assicurato che Madrid non prevede l’uso di armi fornite a Kiev per attacchi in territorio russo. “Non contempliamo un uso in questo senso”, ha replicato a una domanda al riguardo nella conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Sanchez non ha specificato che tipo di materiale militare sarà fornito a Kiev, ma ha assicurato che la Spagna fornirà “capacità militari in questo momento negoziate con il governo ucraino”. E ha poi chiarito che Madrid sta già rifornendo missili Patriot, confermando l’invio di tank Leopard e altre “munizioni”.
Orban mette il veto sulle nuove sanzioni contro la Russia: è scontro in Europa






