domenica, Dicembre 8, 2024

“Livello di servizio inaccettabile”

Il sindaco Ruggero Grassotti ha inviato una comunicazione formale a Talete (gestore unico del servizio idrico di Vitorchiano da dicembre 2022 in seguito al commissariamento imposto dalla Regione Lazio) con cui, dopo i contatti quotidiani e i numerosi incontri, chiede formalmente all’azienda di intervenire rapidamente con investimenti certi e interventi efficaci, anche di natura straordinaria, per il superamento della carenza d’acqua che sta interessando il territorio. Il Comune, infatti, «non ritiene accettabile il livello di servizio che alcune utenze sono costrette a subire, nonostante la grave crisi idrica in corso». La situazione è complessa e sta peraltro interessando anche altri comuni della provincia di Viterbo. Infatti anche la Prefettura ha convocato un apposito tavolo di discussione, a riprova che il problema non riguarda soltanto Vitorchiano. «Da maggio 2024 i due pozzi storici a servizio di Vitorchiano (Trucca 1 e Trucca 2) hanno improvvisamente iniziato ad erogare meno di un terzo dell’acqua rispetto al passato (dagli abituali 9 litri al secondo a circa 3) e l’aumento dei consumi estivi ha inciso in negativo sull’equilibrio del sistema (la causa è da ricercare nell’abbassamento della falda acquifera da cui “pescano” i due pozzi). Anche la sorgente montana delle Fornacelle è asciutta, mentre fino allo scorso anno garantiva anche in estate una portata di almeno 1,5 litri al secondo. Nel breve termine, solo con una corretta ripartizione dei carichi è possibile fare a meno delle autobotti che già a giugno, per tre settimane, hanno rifornito anche Vitorchiano. In conseguenza di ciò, Talete ha adottato una serie di regolazioni notturne (dalle ore 23:00 alle ore 6:00) da attuare solo nei giorni in cui è strettamente necessario, per garantire un’equa distribuzione dell’acqua, evitando lo svuotamento dei bottini e il potenziale azzeramento del flusso e assicurando la continuità del servizio per tutte le 24 ore», spiegano dal Comune. «In risposta a coloro che mettono in discussione la criticità idrica di questa stagione, sebbene anche la Prefettura di Viterbo se ne stia direttamente occupando, il Comune di Vitorchiano ritiene utile precisare che i diversi pozzi a servizio del sistema idrico di Vitorchiano “pescano” in diversi bacini acquiferi, risentendo in modo differente al calo della falda. Ne è prova il regolare funzionamento delle altre tre principali stazioni di pompaggio. L’amministrazione è certa che, nel prossimo futuro, Talete procederà alla sostituzione e potenziamento delle pompe di sollevamento nei pozzi che pescano in acquiferi ancora in salute (per guadagnare litri preziosi da immettere in rete) ma questa operazione potrà essere fatta solo più avanti dopo aver ripristinato e messo in sicurezza i livelli negli accumuli per evitare che un qualsivoglia imprevisto produca lo svuotamento dei bottini (circostanza da evitare assolutamente)». L’amministrazione comunale ritiene altresì «opportuno specificare che Talete, gestore idrico imposto dalla Regione con atto di commissariamento sollecitato dal ministero della Transizione ecologica nella primavera 2022, gestisce l’impianto di Vitorchiano dal 1° gennaio 2023. L’impianto era perfettamente funzionante: le fonti di adduzione e i sistemi di pompaggio hanno infatti garantito una buona gestione per tutta l’estate 2023, fino al calo della falda riscontrato solo nella primavera 2024. Precisa inoltre che nessun segnale premonitore era stato avvertito e Talete stessa non aveva segnali in tal senso. Proprio per questo si invita a diffidare chiunque sostenga cose diverse, persone che probabilmente non hanno la volontà di risolvere la situazione attuale ma solo speculare su un tema sensibile per accaparrarsi un po’ di consenso; in tal senso il Comune di Vitorchiano è pronto a difendersi in ogni sede opportuna contro chi ne diffami il buon nome o crei allarmismi ingiustificati su un tema molto delicato come quello dell’acqua. Il Comune di Vitorchiano, ricordiamo, ha provato a contrastare la decisione della Regione Lazio sia al Tar sia al Consiglio di Stato senza purtroppo riuscirci, come accaduto a tutti gli altri comuni coinvolti, e ha manifestato il proprio dissenso a Talete anche in vari consigli comunali (ad eccezione di un consigliere di minoranza che non ha voluto votare “contro Talete” alzandosi dai banchi e non partecipando alla votazione). Inoltre, il Comune (senza il supporto dei consiglieri di minoranza) si è fatto promotore anche di una raccolta firme inviata alla Regione Lazio, al suo presidente e al commissario ad acta per sottolineare la contrarietà dei cittadini di Vitorchiano a Talete. Nel verbale di passaggio di consegne (dicembre 2022), a firma solo del Rup individuato dal commissario della Regione, era già stata segnalata a Talete la necessità di realizzare in futuro un ulteriore pozzo. Attività, quest’ultima, finora disattesa dalla società e che il sindaco Grassotti ha fortemente ribadito e sottolineato nella lettera formale di questi giorni». «La situazione resta quindi complessa e delicata e non va assolutamente sottovalutata, banalizzata né strumentalizzata. I contatti con Talete sono incessanti, ma oggi è fondamentale la collaborazione di tutti per limitare i consumi, segnalare prontamente ogni perdita e soprattutto non utilizzare l’acqua potabile per altri scopi. In tal senso, dopo la lettera, Talete si è subito attivata riparando finalmente tutte le perdite note e visibili. Per questo la Polizia locale ha eseguito e continuerà a fare controlli, anche puntuali su segnalazione del gestore, in particolare nelle zone in cui emergono consumi anomali. Si ricorda che è vietato usare l’acqua potabile per innaffiare orti e giardini», concludono dall’amministrazione.

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