Attivisti del movimento “Gente solidale” hanno abbattuto le cancellate provvisorie che erano state installate dal comune di Roma lo scorso 23 settembre dopo lo sgombero di una tendopoli di persone senza fissa dimora. Lo rendono noto gli stessi attivisti, che hanno svolto un’assemblea sul tema in piazza dei Siculi, nel quartiere San Lorenzo. “Al termine dell’assemblea – si legge in una nota – i partecipanti sono tornati sul luogo dello sgombero, viale del Pretoriano, dove ora è presente il cantiere delle cancellate, e hanno forzato il cantiere, aprendo un varco”. Durante l’azione sono stati lasciati nell’area alcuni cartelli di protesta con scritte come “Il vostro Giubileo è il Giubileo dei ricchi”, “Le porte dell’umanità sono chiuse ad ogni speculazione” e “Più case, meno b&b”.
Per gli attivisti “il messaggio è chiaro, basta sgomberi e cancellate, né qui né altrove”. La richiesta al comune di Roma e alla prefettura è quella di “interrompere gli sgomberi che stanno effettuando nella città” e “collaborare con le associazioni e gli abitanti dei vari territori per costruire percorsi di integrazione sociale e non di esclusione ed emarginazione”. Fra le altre associazioni che avevano contestato lo sgombero di viale Pretoriano anche Nonna Roma, il Polo Civico Esquilino e Spin Time Labs. Il 27 settembre alle ore 18 è previsto un incontro in Campidoglio fra i rappresentanti delle associazioni e il sindaco Roberto Gualtieri per cercare soluzioni che vadano incontro a chi vive in una condizione di marginalità. “Noi siamo pronti al confronto – si conclude la nota di ”Gente solidale” – ma se le soluzioni non saremo in grado di trovarle insieme, la società civile non si fermerà al sabotaggio di un cantiere”.