«Suo figlio era alla guida col cellulare e ha investito due persone». I malviventi ci riprovano ancora. Questa volta a Cerenova. A denunciare l’episodio, sui social è stata proprio la “potenziale” vittima. Dall’altro lato della cornetta (del telefono fisso) un presunto carabiniere che la informa dell’incidente commesso dal figlio. «Sapendo però che che l’unico già fuori era sul posto di lavoro, mi siedo tremante e con rabbia e inizio a fare domande, tipo a che ora è successo l’incidente e la risposta è stata alle 10». La signora ha continuato ad incalzare il finto carabiniere quando questo preso in contropiede decide di passare la cornetta al «comandante della stazione che si scusa per il suo collega che è stato così diretto e si presenta come Comandante Rocca». Anche in questo caso da parte della donna scattano una serie di domande fino a quando i due malviventi, capito che non sarebbero riusciti a portare a compimento la loro truffa, decidono di riattaccare la cornetta.
E a quanto pare la donna non sarebbe l’unica ad essere stata vittima del tentativo di truffa. «È successo anche ai miei genitori la scorsa settimana – racconta la signora Alessandra – I carabinieri sanno tutto. Sono venuti a casa e ci hanno detto di dirlo a tutti. È stata brava signora. I miei si sono salvati perché mia figlia è entrata a casa mentre mia madre era al telefono con questi farabutti e ha detto alla nonna che io ero al telefono e volevo parlarle, allorché hanno subito attaccato il telefono». Pochi giorni fa lo stesso copione era andato in scena a Valcanneto. Per fortuna anche in quel caso il tentativo era stato sventato.