Sono stati occupati quasi in contemporanea: il liceo scientifico Morgagni e il classico Manara, entrambi nel quartiere romano di Monteverde. Sono soltanto le ultime due scuole della Capitale che si aggiungono alla lista di quelle in cui c’è o c’è stata occupazione: Virgilio (tuttora occupato), Visconti, Montessori e Rossellini, e ancora prima Gullace, Pilo Arbetelli, Cavour, Enzo Rossi e Plinio. Iniziative che continuano nonostante la presa di posizione dei presidi che nei giorni scorsi avevano organizzato un sit-in per denunciare che una minoranza di studenti lede il diritto allo studio di molti. Posizione che aveva ottenuto anche il sostegno del ministro dell’Istruzione Valditara. E proprio al titolare del dicastero è indirizzata una lettera del collettivo studentesco del Morgagni che insiste sulla “criminalizzazione” del dissenso, il sostegno alla causa della Palestina, la lotta “contro il Patriarcato”, la richiesta di riforme scolastiche rispetto a un sistema considerato “marcio”. Solidarietà agli occupanti del Morgagni arriva dal movimento Osa (Opposizione Studentesca d’Alternativa) che chiama gli studenti “il 13 dicembre in piazza per lo sciopero generale.” Sul sito dell’Istituto si legge la comunicazione che “da questa notte il nostro Liceo è stato occupato da circa duecento studenti e studentesse. I loro portavoce, alle ore 3:30, hanno brevemente comunicato alla Dirigente e alla prof.ssa Di Curzio, accorse a verificare l’accaduto, che produrranno un documento in cui spiegheranno i motivi dell’azione. Del fatto sono state già avvisate le autorità competenti, che hanno anche verificato l’identità dei portavoce degli occupanti. Le attività didattiche e amministrative in sede sono sospese. Si svolgeranno lo stesso, invece, le uscite didattiche già calendarizzate e le attività di PCTO (alternanza scuola-lavoro, n.d.r.) previste all’esterno dell’Istituto, per quanto possibile. Gli occupanti saranno ritenuti responsabili di eventuali danni a persone e/o cose”.






