mercoledì, Novembre 19, 2025

Il Comune spende 11mila euro per i torvicelli

Come cantava Elio nella famosa canzone La Terra dei Cachi, “Italia sì, Italia no, Italia gnamme, se famo du spaghi”. Sulla stessa scia, la giunta comunale di Pomezia il 10 dicembre ha approvato l’organizzazione dell’evento “L’arte enogastronomica… Incontro con la tradizione” per il 4 e il 5 gennaio. L’organizzazione di quest’evento ha comportato un impegno di spesa di 11.000 euro, divisi in maniera eguale tra l’ARSIAL (un’agenzia regionale) e il Comune. Molti parlavano di “torvicelli gratis”, ma questo non corrisponde al vero; infatti, la vera domanda è la seguente: come abbiamo potuto spendere 11 mila euro di soldi pubblici, comunali e regionali, per un “paio” di torvicelli?
La spesa impegnata dall’amministrazione per le “degustazioni” è di 4.500 euro, dati all’Associazione Sviluppo Torvajanica. Facendo un calcolo astratto, calcolando un costo al kg di circa 10 euro (esagero appositamente), dovrebbero essere presenti 450kg di pasta che, teoricamente, calcolando una porzione di 150 grammi, dovrebbe sfamare circa 3000 persone. Che 3000 persone siano state servite è poco realistico, come i 450kg di pasta comprati del resto, soprattutto vedendo le foto pubblicate. Secondo alcune stime dei presenti, non stiamo oltre le 700/800 persone. Anche calcolando il costo del condimento e della bottiglietta d’acqua “offerta”, i conti non tornano.
Inoltre, l’altra spesa che merita attenzione sono i 5.000 euro spesi per il noleggio di beni e forniture di servizi. Questi fondi sono stati destinati all’Aps Concerta, un’associazione che si occupa di attività musicali. Andando “sul campo”, oltre alla delibera, parliamo del noleggio per due giornate di tre gazebi neri, una cassa per la musica e qualche faretto con i led. Il costo totale per queste attrezzature? 5.000 euro. A tutto questo si aggiunge un altro dettaglio: le sedie e i tavoli utilizzati durante l’evento, non sembrerebbero essere di proprietà né dell’associazione né dell’APS; infatti, su questi ultimi sono dipinti i colori del Comune (rosso e blu), cosa che solitamente indica la proprietà dell’ente sia dei tavoli che delle sedie.
Per tirare le somme, stimando circa 800 piatti serviti e prendendo la spesa totale (11.000 euro), il costo è di 13,75 euro per piatto. Più che al ristorante Torvicello Bistrot, che si trova proprio di fronte al luogo dove si è svolta la sagra.
Da quest’evento emergono due sconfitti: il Comune e sua maestà il torvicello. L’ente risulta sconfitto dal cambiamento dei responsabili di organizzazioni delle sagre e degli eventi. Dopo i grandi successi della Notte Bianca e del Natale 2023, il “cavallo” è cambiato. Queste feste di successo erano state organizzate dall’associazione commercianti e artigiani Pomezia Unita, che – secondo quanto segnalato da una nostra fonte – dopo “un’intromissione politica” ha deciso di recidere i propri legami con il Comune. Da questo momento in poi, la maggior parte degli eventi a Torvaianica sono stati gestiti dall’Associazione Sviluppo Torvajanica, il cui rappresentante legale registrato al Comune è il signor Massimo Falco.
Ma ne esce ancora più sconfitto il torvicello. Alcuni dei migliori economisti comportamentali, come Rory Sutherland e Dan Ariely, sostengono che il valore di un prodotto è spesso legato al prezzo. Regalare qualcosa potrebbe ridurre la percezione del suo valore intrinseco, o può creare un’aspettativa di gratuità continua. In un certo senso, “regalando” il Torvicello, il suo valore è stato svilito, messo in discussione. Siamo davvero certi che regalare un’eccellenza del territorio sia la strategia migliore per farla conoscere e valorizzare? E siamo così sicuri che i soldi pubblici siano stati spesi nel modo più appropriato?

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