Ma il 2024 non è poi stato meno burrascoso. Per diversità di criteri da applicare sull’importo dell’appalto, Comune di Pomezia e Teknoservice iniziavano un braccio di ferro che culminava rifiuto della società di sottoscrivere il contratto di appalto del servizio. A questo punto il Comune di Pomezia, operando un controllo più accurato sulle carte presentate dalla società vincitrice, dichiarava che “la Teknoservice Srl al momento della partecipazione alla gara non ha dimostrato i requisiti di capacità tecnica richiesti dal Bando”. Ne è conseguito immediatamente l’annullamento dell’aggiudicazione.
Tutto da rifare. È abbastanza facile prevedere che la società esclusa farà ricorso al Tar. Probabilmente il Comune di Pomezia attenderà la sentenza del Tribunale amministrativo prima di muoversi con un atto successivo. Non è chiaro al momento se, eventualmente, si procederà con un ulteriore scorrimento della graduatoria del bando: ricordiamo che parteciparono in 7 e ora toccherebbe al quarto classificato. Oppure potrebbe prospettarsi un nuovo bando. Intanto Pomezia ha bisogno però che qualcuno svolga il servizio di raccolta rifiuti. Il sindaco di Pomezia, Veronica Felici, ha sottolineato la necessità di garantire il proseguimento del servizio per tutelare la salute pubblica e l’ambiente. La raccolta dei rifiuti, essenziale per la sicurezza e il decoro urbano, non può essere interrotta senza gravi conseguenze per i cittadini. L’ordinanza si appella quindi all’articolo 50 del Testo Unico degli Enti Locali e all’articolo 191 del Decreto Legislativo 152/2006, che consentono ai sindaci di intervenire in casi di emergenza con provvedimenti straordinari e temporanei.
Sorpresa, il Comune boccia anche il 3° litigante






