Come sappiamo il Consiglio Comunale sul bilancio è uno dei momenti cruciali per un’amministrazione comunale: da una parte rappresenta il momento perfetto per eseguire un’analisi della sua stabilità; dall’altra è utilissimo per capire qual è il disegno di città che l’amministrazione propone ai suoi cittadini. E parlando della stabilità, possiamo osservare che la Felici è riuscita a ricompattare totalmente la sua maggioranza, con una specie di “ritorno alle origini”, portando sia la Lega che i due “fuoriusciti” – ovvero Conte e Arzente – a votare il bilancio e il Documento Unico di Programmazione (DUP), dando dimostrazione della propria fiducia verso questo governo. Sembrano ormai lontane le mancate presenze della Lega al bilancio dell’anno scorso o il tentativo di sfiducia dello scorso settembre da parte dei quattro consiglieri di maggioranza. L’altra analisi che va fatta è sul disegno di città della Sindaca Felici e della sua giunta, disegno che ha spaccato il Consiglio nelle sue valutazioni: Pd e M5S criticano la mancata evoluzione dello stesso rispetto allo scorso anno, criticando l’immobilismo politico della Felici; al contrario la maggioranza parla di “DUP da sogno” e di “bilancio meraviglioso” distrutto dai debiti fuori bilancio dall’ importo di oltre 6 milioni di euro votati negli scorsi consigli. Nello specifico, il PD nella voce di Mangano dà “un giudizio totalmente negativo”, lamentando la degenerazione del ruolo del Consiglio Comunale come mero organo di ratifica di decisioni preso in altre sedi, ma anche “la pessima gestione economico-finanziaria che ci sta conducendo a un importante indebitamento”. Una delle cose che risalta di più agli occhi, soprattutto per la popolazione giovane – come segnalato dal consigliere -, è proprio l’impegno di spesa di ZERO euro per la voce “giovani” all’interno del documento di programmazione, mancato impegno di spesa che fa intendere quale sia l’interesse di quest’amministrazione per le politiche giovanili.
Per il consigliere Castro invece, oggi fermamente all’opposizione, c’è stato un tentativo miglioramento per quanto riguarda il DUP, ma rimane il problema della mancanza di indicazione di tempi certi e delle votazioni fuori dai tempi stabiliti.
Agli antipodi di queste posizioni troviamo la Sindaca Veronica Felici, che descrive il DUP approvato come un “DUP che gli altri comuni sognano, di altissimo livello”, e che allo stesso tempo attacca duramente le opposizioni, accusandole di essere parte del declino della città e propagandistiche rispetto a qualsiasi istanza della maggioranza. Incalza il capogruppo del gruppo misto Omero Schiumarini, che – nel tentativo di contestare la moralità dell’opposizione – denuncia lo sfruttamento dei centri anziani come “bacino elettorale con una puntualità pericolosa, dove vengono ospitati politici sempre e solo di un partito”.
I tentativi delle opposizioni di apportare i loro contributi attraverso gli emendamenti sono stati vani; difatti, tutti i 130 emendamenti al DUP e al Bilancio che sono stati presentati dalle opposizioni sono stati rigettati da parte del Consiglio. Ed è proprio su questo punto che i consiglieri di opposizione hanno manifestato il loro sdegno: com’è possibile che su oltre 130 emendamenti la maggioranza non ha ritenuto nemmeno uno di questi come positivo per lo sviluppo della città?
Il consigliere Schiumarini, in difesa della Sindaca, ha chiarito che dei 107 emendamenti al DUP 53 avevano un parere negativo, 17 erano già presenti nel DUP e 12 non erano di competenza; pertanto, “circa 30 emendamenti potevano essere degni di un approfondimento se non fossero stati oggetto di discussione nel passato […] Atteggiamento ostruzionistico e strumentale sin dal primo minuto”.
La discussione ha avuto toni accesi e si è conclusa con l’approvazione prima del DUP e successivamente del bilancio, il tutto con una vasta maggioranza dal peso di 16 voti. Di fronte a questa rinata compattezza, resta un dubbio: non è che ci troviamo di fronte a un “gigante d’argilla” sull’orlo del collasso?
Il bilancio ricompatta la maggioranza: stabilità o illusione?
