L’interrogazione solleva un tema importante riguardo la gestione delle risorse idriche ad Ardea, specialmente nella zona di Colle Romito, dove alcuni insediamenti non sono serviti dall’acquedotto comunale. L’uso di pozzi artesiani per l’approvvigionamento di acqua potabile pone non solo questioni tecniche, ma anche di equità tra i residenti. La richiesta di installare contatori per misurare il consumo delle singole unità immobiliari è fondamentale per garantire una ripartizione equa delle spese. È necessario che la società idrica risponda alle sollecitazioni del consorzio per evitare disparità tra chi usa l’acqua potabile e chi, invece, se ne approvvigiona in modi alternativi. La questione della metratura delle unità abitative e della loro occupazione, stagionale o permanente, rende la situazione ancora più complessa e richiede una gestione accurata per garantire giustizia e sostenibilità. Sarebbe opportuno che, oltre all’installazione dei contatori, si inizi a considerare strategie a lungo termine per garantire l’accesso all’acqua potabile per tutti i residenti, come ad esempio l’estensione della rete dell’acquedotto comunale a tutte le aree non servite.
