È morta a 65 anni Sabrina Minardi, ex moglie del calciatore Bruno Giordano e storica partner del boss della Banda della Magliana Enrico De Pedis, detto Renatino. Minardi, che ebbe un ruolo fondamentale nel caso di scomparsa di Emanuela Orlandi, è morta ieri in provincia di Bologna. La donna fu uno dei testimoni più controversi nella vicenda della ragazza scomparsa da Città del Vaticano ormai oltre 40 anni fa: fu grazie alle sue dichiarazioni che nel 2006 venne aperta una seconda inchiesta sul caso. “È morta serenamente come chi sa di aver detto la verità” scrive la giornalista Raffaella Notariale in un post su Facebook in cui si dà notizia della morte di Minardi. “Si è spenta dopo essere stata dal parrucchiere, si era fatta bionda e bella perché aspettava i suoi affetti più grandi. È morta nel sonno, Sabrina… e a me dispiace umanamente e professionalmente. Non uno, ma mille gli spunti che ha offerto e che i più non hanno voluto cogliere. Non ultima la Commissione d’inchiesta sul caso di Emanuela Orlandi… Cosa aspettavate, Vossignori?”. Il post è stato condivviso anche da Pietro Orlandi, fratello della giovane scomparsa che non ha mai smesso di cercare e chiedere la verità. Grazie alla sua vicinanza al boss della Magliana, conosciuto in un locale a Roma nel 1982, Sabrina Minardi fu in grado di raccontare molti dettagli relativi alla scomparsa di Emanuela Orlandi, diventando così uno dei testimoni più attendibili della vicenda e portando alla riapertura del caso. Nel 1994 Minardi fu rinviata a giudizio con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’induzione e allo sfruttamento aggravato della prostituzione. Poi, nel 2010, fu di nuovo arrestata e nei suo confronti fu emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per reati legati alla droga.